Oggi, 6 dicembre 2017, Famiglia Cristiana pubblica la storia di San Nicola a cui si deve la nascita della leggendaria figura di Babbo Natale e dei doni ai bambini (la fonte della foto qui accanto è proprio l’articolo citato). Assolutamente #daleggere e a firma di Antonio Sanfrancesco.
Mi torna così alla memoria un post pubblicato ormai sei anni or sono e l’idea di
identificare in San Nicola la figura del Santo Protettore dei fundraiser.
Magari è solo un’idea, però un’idea molto buona, direi!
E figurarsi se non era un americano ad avere questa bella pensata.
Ed ecco che dal cinguettio di Jeff Brooks (grazie Jeff), noto fundraiser di Seattle e più noto il suo blog Future Fundraising Now, di questo pomeriggio leggo questa chicca (fonte):
a mia memoria, non ricordo che i fundraiser abbiano un patrono. E Dio solo sa quanto abbiamo bisogno di tutto l’aiuto possibile (aggiungo, ancor più in questo momento, ndr).
E la scelta ricade su San Nicola di Myra, più noto come San Nicola di Bari.
San Nicola è uno dei santi più popolari del Cristianesimo e protagonista di molte leggende riguardanti miracoli a favore di poveri e defraudati.
Si narra che nella città dove si trovava il vescovo Nicola, un padre, non avendo i soldi per costituire la dote alle sue tre figlie e farle così sposare in modo conveniente, avesse deciso di mandarle a prostituirsi. Nicola, venuto a conoscenza di questa idea, fornì tre sacchietti di monete d’oro che ne costituirono la dote, salvandone la purezza. Per questo è venerato dalle ragazze e dalle donne nubili.
Viene festeggiato il 6 dicembre.
Il santo oggi è patrono di bambini, ragazze da marito, scolari, marinai, pescatori, farmacisti, profumieri, bottai, avvocati nonché delle vittime di errori giudiziari.
È poi famoso anche al di fuori del mondo cristiano perché la sua figura ha dato origine al mito di Santa Claus (o Klaus), ovvero di Babbo Natale.
Insomma, direi proprio che San Nicola di Bari può fare proprio al caso nostro. Non credi?