L’etico e il lecito nel fundraising. Quale compromesso
A distanza di tre mesi, non riesco ancora a guardare [...]
A distanza di tre mesi, non riesco ancora a guardare [...]
Su Vita.it, pubblico oggi un post degno della Zanzarella dal [...]
L’appuntamento è in Avanzi, nella storica sede di Milano in [...]
Si festeggiano i 5 anni di un blog? Non lo [...]
Sembra una contraddizione in termini ma non lo è: nel [...]
Qualche giorno fa sono stata ospite di Unicom, Unione Italiana [...]
Rifletto e scrivo mentre attendo che i meccanici si prendano [...]
C’è qualcosa di profondamente sbagliato nei prodotti di comunicazione che inondano i media, in particolare nei prodotti sociali. C’è qualcosa che non torna, qualcosa che stona, qualcosa che non ci convince fino in fondo. Lo viviamo nelle immagini che, fiere e provocatorie, pervadono i nostri sensi e ci accolgono in tv e sul web. Le respiriamo e tastiamo nelle sensazioni di malessere che ci lasciano lì, latente e per un po’, sulla bocca dello stomaco, come a dirci: “Guarda un po’ che hai fatto. Colpa tua.”.