Questo articolo molto pratico, nasce da esigenze emerse all’interno dell’aula del master SFREM ormai agli sgoccioli. La richiesta degli studenti mi dà sempre l’occasione per soffermarmi su aspetti che tendo a dare per scontati, ma che scontati non sono. La domanda è semplice:

Come si costruisce un appello di dono efficace?

Perché lo sia davvero, è condizione necessaria che mettiate in sinergia entrambi gli emisferi del cervello: quello destro legato alla creatività, quello sinistro legato al raziocinio. Questo equilibrio è, nel fundraising, più cruciale che in altre attività dove il primo può pesare più dell’altro e viceversa. Nel nostro lavoro, dobbiamo, come funamboli, stare sulla corda, bilanciando il peso nel modo migliore affinché non si caschi, vanificando gli sforzi profusi e, a volte, minando dalle fondamenta i risultati ancora di là dal concretizzarsi o, diversamente, bruciare quanto fino a quel momento fatto.

È un esercizio non facile. Si impara strada facendo e si continua a imparare.

Detto questo, qui di seguito ho preparato una scaletta ideale in 7 passi che può aiutarti a pensare alla struttura ideale creare un appello di dono più efficace possibile.

  1. Contestualizzazione e identificazione del problema (individuazione del bisogno): Introduci il lettore al contesto generale del problema che stai affrontando. Descrivi brevemente la situazione o la sfida che il tuo progetto si propone di perseguire. Questo paragrafo dovrebbe suscitare interesse ed empatia, convincendo il lettore della rilevanza del problema, proseguendo nella lettura
  1. Descrizione del progetto e risposta al problema (risposta al bisogno): Espandi sulla natura del tuo progetto. Spiega in dettaglio come il progetto si propone di affrontare il problema precedentemente presentato. Fornisci chiarezza sui tuoi obiettivi e sui passi concreti che stai prendendo per risolvere la questione.
  1. Come il dono può fare la differenza: Illustra il bisogno di risorse (inclusa la loro natura) e come il contributo può impattare positivamente sulla situazione illustrata. Fornisci esempi concreti di come i fondi saranno utilizzati e come questo influirà sulla soluzione del problema. Questo paragrafo dovrebbe suscitare un senso di fiducia nel lettore sul fatto che il suo dono avrà un impatto reale.
  1. Importanza del dono e coinvolgimento personale: Sottolinea l’importanza del donare e il ruolo cruciale che ogni contributo gioca nel raggiungere gli obiettivi del progetto. Crea una connessione emotiva tra lettore e causa. Spiega come anche un piccolo dono possa fare una grande differenza. Se necessario, fai leva sull’urgenza d’agire.
  1. Call to Action efficace: Presenta chiaramente la tua chiamata all’azione. Spiega come il lettore/potenziale donatore può contribuire e cosa ci si aspetta da loro. Includi un link diretto o istruzioni specifiche su come fare una donazione. Rendi la call to action chiara, semplice e immediata, incoraggiando il lettore ad agire senza indugi. [Inserire il link diretto alla piattaforma di donazione o fai riferimento ad altre modalità di intervento]
  1. Ringraziamenti finali: Concludi il tuo appello con un sincero ringraziamento per ciò che si sarà in grado di fare. Eventualmente, esprimi gratitudine a chi ha già donato e a chiunque stia considerando di farlo. Sottolinea quanto il supporto sia fondamentale per il successo del progetto (concetto di ridondanza). La gratitudine trasmette riconoscenza e aiuta a stabilire un legame più forte con i sostenitori.
  1. Se si trattasse di una lettera: Ricordiamoci di personalizzare, dei saluti iniziali, dei saluti finali e di un buon P.S. che aiuti a chiudere il cerchio sull’importanza del dare o su un tema che riteniamo di primaria importanza

Nel prossimo post vedremo quali sono le caratteristiche di scrittura da adottare per rendere un appello efficace. Per non perderlo, iscriviti al Nonprofit Blog qualora non l’avessi ancora fatto.

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