Da neo-mamma non posso che condividere e promuovere questa splendida iniziativa promossa dal Comitato Unicef durante lo scorso mese di maggio e che ha visto la luce il 5 ottobre con l’inaugurazione del primo BABY PIT-STOP italiano. Un’idea semplice e molto banale se si vuole ma di cui si sentiva davvero la necessità.

Occupandomi di disabilità, è quotidiano il problema dell’inaccessibilità dei luoghi. E ciò, nonostante la sensibilizzazione costante da parte delle onp referenti. Ma chi ha provato a cercare un posto per cambiare il proprio bimbo, sia in ambienti pubblici che esercizi privati, si è trovato di fronte alle medesime difficoltà. Spazi angusti e impossibili in cui gestire un bebè è davvero un’avventura.

I “Baby Pit Stop”  sono delle aree di sosta all’interno di farmacie, ospedali, spazi comunali, aeroporti, negozi e centri commerciali dove le mamme possono allattare e cambiare il pannolino mentre sono in giro per la città.

La creazione di questi spazi protetti soddisfa la raccomandazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dell’UNICEF di creare ambienti accoglienti per favorire l’allattamento materno.

Le madri sono messe in condizione di andare ovunque e di allattare i propri bambini ogni volta che lo richiedono.

Il termine pit stop è in uso nel mondo della Formula 1 e indica un’area di sosta per il rifornimento veloce di carburante e il cambio di gomme.  Il “Baby pit stop” per le mamme e i bambini è infatti un’area allestita di una struttura materno-infantile di un esercizio o spazio pubblico, dove è possibile “fare il pieno di latte e il cambio di pannolino”.

Una mini area-ristoro, dove la mamma che allatta sarà la benvenuta e dove saranno garantiti accoglienza, riserbo e discrezione.

L’iniziativa è promossa dalla ASL di Milano e dall’UNICEF Italia. Amanda Sandrelli è testimonial d’eccezione.

IL CONCORSO: UN’OPPORTUNITA’ PER I GIOVANI DESIGNER

L’UNICEF promuove, con il patrocinio della ASL di Milano e con la collaborazione di Prenatal, un concorso per elaborare il concept per l’arredamento dei baby pit stop. Il concorso è aperto ai giovani sotto i 26 anni di età iscritti alle Facoltà universitarie di Architettura, Ingegneria e Design, all’Accademia delle Belle Arti, agli studenti di scuole post-diploma di grafica, design e architettura.

I migliori tre elaborati saranno premiati rispettivamente con 3.000, 2.000 e1.000 euro.

Il bando di concorso sarà pubblicato su questo sito e su www.prenatal.it a partire dal 28 ottobre prossimo. Per info: babypitstop.milano@unicef.it. Premiazione ad aprile 2011, sempre a Milano.

Fonte: Unicef.it

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