Il mio 2024 è stato molto più di un insieme di risultati. Dopo le vicissitudini del 2023 che si sono trascinate per buona parte di questo anno, e il tanto esercizio, ho ripreso a camminare in modo fluido, per fortuna, lasciandomi alle spalle una prospettiva che avrebbe potuto cambiare la mia vita se solo non fossi capitata, dopo una serie di “imprevisti spiacevoli”, nelle mani giuste. Alle persone che hanno fatto in modo che ciò accadesse va il mio grazie e tutto il mio affetto.

Quest’esperienza mi ha però imposto una riflessione importante su privato e professione che ha influito sulle decisioni prese e influirà, con molta probabilità, su quelle che verranno. Nonostante tutto, in quei 18 lunghi mesi non ho mai smesso di scrivere, di essere presente – non sempre fisicamente -, di fare cose e di non far pesare – per quanto possibile – la mia condizione, sia fisica che, soprattutto, mentale. Ne parlo ora per l’ultima volta, quasi a voler chiudere un ciclo una volta per tutte, perché i segni li porterò a vita, e saranno lì a fungere da monito. 120 campanelli d’allarme pronti a suonare qualora fosse necessario. E forse questo è tutt’altro che negativo.

Mi apro dunque al nuovo, riflettendo su ciò che è stato, ma non posso che plaudire alla me del 2024 che, nonostante tutto, qualche risultato lo ha raggiunto.

Momenti di crescita personale e di condivisione di obiettivi

Tra i traguardi più significativi di quest’anno, voglio ricordare:

  • La pubblicazione del mio quarto libro STARTUP FUNDRAISING, una guida pratica per chi vuole trasformare le idee in azioni concrete, in collaborazione con 10 specialissimi colleghi.
  • Il Premio come “Miglior Mentore in Risorse Umane” da EuConsult Italia, un riconoscimento prezioso per il mio lavoro, che mi ha emozionata moltissimo e di cui sono grata e fiera.
  • I 14 anni di Nonprofit Blog, uno spazio di riflessione che continua a crescere insieme alla comunità, con oltre 800 articoli pubblicati e 50mila visualizzazioni/anno.
  • L’espansione della Fundraising Academy, un luogo del sapere e della competenza, per il futuro del non profit e del sociale.

A coronare il tutto, la presenza agli eventi dedicati, come il Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale all’Università Bocconi a Milano e all’European Third Sector Forum di EuConsult Italia, oltre al mio personale impegno in FERPI, sia nel CASP che nella commissione all’interno dell’Oscar di Bilancio che quest’anno ha raggiunto la sua sessantesima edizione.

Questi momenti, che mi hanno profondamente emozionata e resa consapevole degli stimoli che il tema di cui ho deciso di occuparmi ormai 23 anni fa è ancora in grado di suscitare in me, si intrecciano a tre direttrici importanti, a mio modo di vedere, che stanno plasmando il nostro lavoro in modo decisivo e che si confermeranno come strategiche nel 2025:

  1. Comunicazione come cuore pulsante del Terzo Settore. Non è più un lusso, ma una necessità strategica. Comunicare bene significa costruire fiducia e creare valore reale. Ne ho scritto in più di un’occasione: alcuni dei pezzi principali li trovi qui, qui e qui.
  2. Il valore invisibile del consulente. Equilibrio e competenza sono oggi indispensabili per affrontare sfide complesse, con professionalità e obiettività. Ne ho parlato qui.
  3. La convergenza tra profit e non profit. Questo non è più un trend, ma una realtà consolidata. Co-progettazione, competenze condivise e sostenibilità sono il nostro linguaggio comune. Tra gli ultimi articoli, leggi qui. Tra i primi, correva l’anno 2016, invece qui.

Uno sguardo al futuro: costruire ponti, non muri, come “designer sociali”

Guardando al 2025, la mia bussola rimane chiara: formare e accompagnare una nuova generazione di leader di settore, capaci di vedere oltre le etichette e di immaginare un impatto sociale autentico. Non si tratta solo di fundraising, ma di creare connessioni significative; di tradurre la passione in azioni concrete.

La rivoluzione che stiamo vivendo come fundraiser, comunicatori e marketer sociali è tanto una sfida quanto un’opportunità:

ridisegnare il nostro ruolo sociale, contribuendo a rendere le nostre organizzazioni più competenti, sostenibili e visionarie.

Grazie a tutti coloro che rendono questo viaggio così stimolante e un abbraccio a noi (e a tutta la nostra comunità) che continua a ispirarmi ogni giorno. ❤️

Ci rileggiamo domani, primo gennaio, in una newsletter dedicata.

Felice ultimo dell’anno.

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