Man and woman communicate in a friendly way on the border of their farms

Il 5×1000 è una cartina tornasole per le nostre organizzazioni. Ci racconta di quanto siano attrattive e capaci di mantenere legate a sé i propri sostenitori. In particolare, in mancanza della capacità di alimentare costantemente la base per poca disponibilità economica, il 5×1000 diventa occasione per sperimentarsi e, al pari della campagna di Natale, permette di misurare l’affezione del donor target un anno dopo l’altro. Chiara Locorotondo entra nel merito di una delle campagne che più ci mette alla prova e, muovendo da qui, ci racconta che, per poter essere efficaci, occorre partire dall’universo che ci è più familiare. Consiglio la lettura di questo lungo e intenso post oltre a suggerirti la partecipazione al Workshop applicativo sul 5×1000 che Chiara terrà con Eleonora Terrile il prossimo 7 febbraio alla Fundraising Academy. Hai ancora qualche giorno per iscriverti, ma non molti. Ti aspettiamo.

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Secondo uno studio di Banca Etica (download al link), nel 2017 27 milioni di italiani non hanno scelto di destinare il 5×1000 al Terzo Settore, circa il 65% dei contribuenti.

Dietro questi numeri ci sono persone che fanno la dichiarazione dei redditi e che in tema di 5×1000 non esprimono la loro scelta.

Questa mancanza di orientamento, ancora molto diffusa tra i cittadini, rappresenta un’opportunità per tutti gli enti beneficiari del 5×1000, anche per quelle organizzazioni non profit più piccole, che operano a livello strettamente locale e che non hanno grandi budget dedicati alla comunicazione.

Sì, perché tra quei 27 milioni di italiani c’è anche il vicino di casa della nostra piccola associazione: il negoziante della porta accanto, chi passa tutte le mattine davanti al nostro centro, chi incontra per strada i beneficiari dei nostri progetti, siano essi bambini, giovani o anziani in difficoltà.

E allora come chiedere l’adesione al nostro vicino di casa? In questo articolo troverai alcuni consigli pratici per stimolare la partecipazione a livello locale, nel tuo paese o nel tuo quartiere. Nessuna pretesa di essere esaustivi, sono piuttosto degli stimoli per aiutarti a rispondere con più slancio alla domanda: come far crescere il numero di adesioni del 5×1000? Quel quesito che arriva sulla tua scrivania, puntuale e implacabile come le tasse in dichiarazione dei redditi.

Per trovare il tesoro ti occorre la mappa

Ogni organizzazione, piccola o grande che sia, ha un tesoro nascosto, spesso dimenticato o mal gestito. È la base da cui partire per sviluppare e far crescere qualsiasi azione di fundraising. Sto parlando del capitale sociale, ovvero quel patrimonio di conoscenze, relazioni, rapporti sociali, umani e di lavoro, in pratica di un clima di fiducia nei confronti dell’ente non profit, che le permetta di svilupparsi e di svolgere le proprie attività.

Questo patrimonio è fatto di persone che hanno o hanno avuto un legame di reciprocità con la nostra organizzazione.

Occorre partire da qui, dalla mappa del tuo tesoro più grande: le relazioni, punto di forza e opportunità per ogni ente del Terzo Settore. Quindi mettiti comodo, prendi carta e penna, e inizia a mappare tutte le categorie di persone vicine alla tua organizzazione. Ecco alcuni esempi:

  • fondatori
  • soci
  • volontari
  • dipendenti
  • fornitori
  • beneficiari dei servizi/progetti

E la lista potrebbe continuare. È importante preparare la mappa con occhi aperti e critici, senza dimenticare quel particolare legame di prossimità che le organizzazioni attive a livello locale hanno con la loro comunità, con i “vicini di casa”.

Immagina di dover organizzare la tua prossima festa di compleanno. Da dove parti per raccogliere le partecipazioni? Dalla realizzazione di grandi manifesti per la città? Non credo, molto probabilmente inizierai stilando la lista degli invitati: amici, parenti, persone che non possono mancare al tuo compleanno.

Per stimolare le adesioni a livello locale è fondamentale partire dalla mappa delle relazioni della tua organizzazione, partire da qui per crescere.

Coinvolgi le persone nel modo giusto

Una volta individuate le persone vicine alla tua organizzazione è fondamentale conoscerle e coinvolgerle nel modo giusto.

Qualche anno fa mi sono occupata di coinvolgere i volontari della mia organizzazione nella promozione del 5×1000. Ricordo di aver chiesto a un volontario storico, molto attivo e sempre disponibile, di aiutarmi a passare parola. Lui mi rispose: passare parola… e a chi? Spiazzante e stimolante allo stesso tempo.

Non chiedere un semplice “dammi il 5” o un generico passa parola. Non è efficace, nemmeno a livello locale dove la prossimità è di casa.

Le persone si attivano più facilmente di fronte a una richiesta concreta e mirata: abbiamo bisogno di 50, 100, 1000 nuove firme del 5×1000 per aiutare i giovani in difficoltà. Tu che sei così vicino alla nostra organizzazione puoi portare altre 5, 10, 20 nuove adesioni?

Offri alle persone la possibilità di partecipare a un sogno che è già realtà.

Organizza una festa e invita i tuoi vicini

I piccoli e grandi eventi della tua organizzazione sono un’occasione per avvicinare le persone della comunità alla missione della tua organizzazione.

L’apertura di un nuovo servizio, l’inaugurazione di una nuova ambulanza, una ricorrenza speciale, la festa delle mamme di cui la tua associazione si prende cura… possono diventare occasioni speciali per stimolare e raccogliere adesioni a livello locale.

Invita i tuoi donatori e i tuoi vicini a questi eventi e dedica loro un piccolo momento di ringraziamento: potresti raccontare cosa hai realizzato con i contributi da 5×1000, e ricordare quante altre cose potrai fare se aumenta il numero di adesioni.

Gli eventi a casa tua, nei luoghi dove si svolge la vita della tua organizzazione, dove c’è il cuore della tua missione sono ottime occasioni per risaldare legami e coinvolgere nuove persone.

E non dimenticare di “personalizzare gli spazi”.

Se entro in una casa vuota, posso facilmente pensare che sia disabitata.

Se il tuo vicino viene a trovarti, direttamente o indirettamente, deve trovare almeno una traccia della tua campagna 5×1000. Abbellisci i luoghi delle tue attività, fai capire che ci sei e che anche tu chiedi il 5×1000. Uno striscione fuori dall’asilo nido è il primo passo per comunicare al tuo pubblico, alle persone presenti nella “mappa del tesoro”.

E poi arriva il momento di uscire

Un’altra modalità efficace per raccogliere adesioni a livello locale è quella di diffondere la campagna nei luoghi maggiormente frequentati dalle persone che fanno parte del tuo capitale sociale.

Qualche anno fa, lavoravo per una organizzazione locale, attiva nel settore sanitario e socio-sanitario.

Con i colleghi del team di raccolta fondi abbiamo realizzato delle buste porta scontrini, ovviamente personalizzate con la creatività della campagna 5×1000. Si è trattato di un gadget utile per i donatori per conservare gli scontrini delle spese mediche in vista della dichiarazione dei redditi.

Le buste sono state distribuite nelle farmacie vicino alla sede dell’organizzazione, luoghi spesso frequentati dal pubblico di riferimento. Sono stati così raggiunti nuovi “vicini di casa”, offrendo loro un gadget utile.

Concludendo: per raccogliere occorre seminare bene. E si può seminare bene anche a livello locale: occorre la mappa di quel tesoro chiamato relazioni. Bisogna conoscere e coinvolgere le persone nel modo giusto. Sono le persone a fare la differenza. Sono loro che ti aiuteranno a raggiungere quei 27 milioni di contribuenti che ancora non destinano il 5×1000.

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Il 7 febbraio 2020 parte la stagione formativa 2020 alla Fundraising Academy, l’Accademia milanese sul fundraising integrato per l’alta formazione dei professionisti della raccolta fondi.

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