Ormai sostenere un’organizzazione attraverso un lascito testamentario non rappresenta più una pratica sconosciuta o che intimorisce. Nonostante questo, solo il 5% della popolazione over 50 (25,5 milioni circa), ha già fatto, o è orientata a fare, un lascito solidale.

A parlarcene in questo post, Federica De Benedittis che per la Fundraising Academy terrà un corso proprio su questo tema i prossimi 1 e 8 aprile, online. Buona lettura.


Se guardiamo ai dati di cinque anni fa il trend è sicuramente in crescita ma solo un ulteriore 8% dichiara GFK nell’ultima indagine sinottica, sono coloro che prenderanno probabilmente in considerazione l’idea di sostenere un’organizzazione non profit attraverso un lascito testamentario.

Eppure, fare testamento è un atto semplice e l’impatto dei lasciti testamentari per i progetti delle Organizzazioni Non Profit è enorme. Per alcune ONP rappresentano oltre il 20% delle entrate e assicurano sostenibilità di lungo periodo e diversificazione delle fonti di donazione; la comunicazione sui lasciti se ben fatta ha un costo bassissimo in relazione ai ritorni. E soprattutto, i lasciti, se ben promossi rendono felici i donatori.

Perché allora ancora sono così pochi gli italiani che fanno testamento per una buona causa? Le ragioni sono molte e spesso si trovano dietro ad alcune barriere ancora presenti nei donatori.

Durante le lunghe telefonate con i donatori interessati ai lasciti mi sentivo privilegiata ad essere testimone delle loro storie e delle loro confidenze dietro cui si nascondevano dubbi e timori che la scelta di fare testamento non fosse giusta non per una mancanza di motivazione e convinzione verso l’organizzazione ma per timori generati da pregiudizi o mancanza di informazioni, da un’ambiente che non favoriva le scelte consapevoli e serene.

Ho quindi imparato quanto fosse importante comprendere queste barriere da un punto di vista differente da tutti gli altri, non considerando solo le motivazioni e cosa spinge una persona a fare testamento ma cercando di leggere le resistenze ai lasciti provando ad approfondire i processi decisionali e come si formano le scelte di fare un lascito attraverso un testamento.

Ho iniziato a studiare e mi sono appassionata a queste discipline che mi hanno davvero insegnato a capire nel profondo come noi esseri umani prendiamo decisioni importanti e soprattutto, nel caso dei lasciti come far mantenere la decisione di fare testamento ad una Organizzazione Non Profit duratura nel tempo.

Il percorso che porta alla decisione è infatti costellato di incertezze determinate da bias ed errori sistematici dovuti a poche informazioni, scarsa consapevolezza capacità cognitive non illimitate, e condizionamenti determinati dal contesto.

Capire meglio come far superare questi condizionamenti aiuta notevolmente il donatore intenzionato a fare testamento a rendere concreta la propria azione.


LASCITI TESTAMENTARI
COSTRUIRE E AVVIARE UNA CAMPAGNA LASCITI TESTAMENTARI

con Federica De Benedittis

1/8 aprile (8 ore – Online)

Durante il corso, con l’aiuto di un approccio innovativo mutuato dalla behavioral economics e dalle scienze comportamentali, lo studente comprenderà le resistenze che ostacolano la buona intenzione dal trasformarsi in azione. Iscrizioni aperte.

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