Anche le campagne di fundraising più promettenti possono fallire se non vengono gestite con cura e attenzione. Alcuni comportamenti organizzativi, se adottati e perpetrati nel tempo, possono ostacolare i risultati desiderati, mettendo a rischio non solo il successo immediato, ma anche la reputazione e la longevità dell’ente. Qui di seguito ne descrivo alcuni incontrati nei tanti anni.

1. Obiettivi irrealistici o poco chiari

Uno dei primi passi verso il fallimento è stabilire obiettivi irrealistici. Se una campagna non definisce chiaramente cosa si vuole raggiungere, sia in termini di importo raccolto che di impatto previsto, può risultare difficile coinvolgere e motivare i donatori. Aspettarsi di raccogliere molto in una comunità che storicamente dona poco è un modo sicuro per fallire. Obiettivi non realistici creano aspettative irraggiungibili, generando frustrazione e perdita di fiducia tra i donatori e i membri del team. Analizzare il pregresso è necessario. Anche promettere risultati straordinari senza un piano concreto su come raggiungerli è un altro modo per far naufragare la campagna. I donatori sono sempre più informati e sanno riconoscere le promesse vuote.

2. Pianificazione inadeguata

Una pianificazione insufficiente può compromettere seriamente una campagna. Questo include una scarsa analisi del target di donatori, un budget non realistico e una mancanza di tempistiche ben definite. Senza una pianificazione solida, le campagne rischiano di essere disorganizzate e inefficaci. Un’analisi approfondita e una strategia ben strutturata sono fondamentali per il successo. Un altro aspetto che non va trascurato in questa fase è l’exit strategy. Detto in altri termini: cosa conviene fare qualora le cose non andassero bene o qualora si presentassero eventi avversi? Prevedere anticipatamente aiuta ad arginare i rischi.

3. Strategia di marketing debole

Una strategia di marketing poco efficace può far fallire una campagna anche prima che inizi. È fondamentale utilizzare una combinazione di canali di comunicazione, tra cui social media, e-mail, eventi e media tradizionali grazie al buon uso di attività di ufficio stampa, per raggiungere il pubblico target. Una comunicazione debole o poco visibile può ridurre significativamente l’engagement e l’efficacia complessiva della campagna.

4. Gestione inefficace o improvvisata dei volontari e del team

I volontari e il team di fundraising sono spesso il cuore pulsante di una campagna di raccolta fondi. Se non sono ben informati, supportati e valorizzati, è probabile che lascino l’organizzazione. La mancanza di coordinamento e di supporto può diminuire il loro entusiasmo e impegno, rendendo difficile raggiungere i donatori e mantenere alta la motivazione. Il successo di una campagna dipende dal coinvolgimento e dalla motivazione del team.

5. CDD, ovvero consiglio direttivo disfunzionale

Un consiglio direttivo disfunzionale può distruggere rapidamente una campagna di raccolta fondi. I conflitti interni, la mancanza di visione condivisa e la scarsa comunicazione possono creare un ambiente tossico che si riflette negativamente sull’intera organizzazione. Un consiglio che non collabora e non sostiene attivamente le iniziative di fundraising rappresenta un ostacolo significativo al successo delle attività intraprese.

6. Trattare i donatori come bancomat

Trattare i donatori come mere fonti di denaro piuttosto che come partner preziosi è un altro passo verso il fallimento. La mancanza di stewardship, ovvero la cura e il mantenimento delle relazioni con i donatori, porta a una diminuzione della fidelizzazione. I donatori che non si sentono apprezzati o informati sull’uso dei loro fondi sono meno propensi a continuare a donare. Le storie personali e toccanti sono potenti strumenti di coinvolgimento. Una campagna che non racconta storie coinvolgenti di beneficiari o dell’impatto delle donazioni può risultare certamente meno persuasiva.

7. Assenza di Visione

Una visione poco coinvolgente o inesistente è un altro componente della formula della delusione. Senza una visione chiara e appassionante, è difficile ispirare donatori e volontari. La visione, ovvero la destinazione comune verso cui ci si indirizza insieme, è ciò che motiva le persone a sostenere una causa, e se questa manca, l’interesse e il supporto diminuiranno.

8. Trasparenza zero sull’uso dei fondi e assenza di follow-up

Non fornire dettagli sul budget e sull’uso dei fondi raccolti è un modo sicuro per perdere la fiducia dei donatori. La trasparenza finanziaria è essenziale per costruire e mantenere la fiducia. Quando i donatori non sanno come vengono spesi i loro soldi, possono sentirsi ingannati e smettere di supportare l’organizzazione. Non fornire aggiornamenti regolari sul progresso della campagna e sui risultati ottenuti può far perdere interesse. Non far seguire le azioni alle promesse fatte può gravemente danneggiare la credibilità dell’organizzazione. Se i donatori non vedono risultati concreti o non ricevono feedback su come il loro contributo è stato utilizzato, perderanno fiducia e saranno meno propensi a donare in futuro. Questo non solo influisce negativamente sulla campagna attuale, ma può compromettere il fundraising futuro dell’intero ente.

9. Competizione con altre campagne presenti

Lanciare una campagna di fundraising in un periodo in cui ci sono molte altre campagne simili può diluire l’attenzione e le donazioni. È importante scegliere con cura il timing per evitare la competizione diretta con altre iniziative, se non necessario.

10. Non ringraziare

Non ringraziare adeguatamente i donatori può compromettere il successo di una campagna. Ringraziamenti tempestivi non solo mostrano gratitudine, ma aiutano anche a costruire relazioni più forti e durature.

Per evitare che i comportamenti delle organizzazioni rendano inefficace il fundraising, è cruciale stabilire obiettivi realistici, pianificare adeguatamente, mantenere una comunicazione trasparente e coinvolgente, e gestire con cura le relazioni con donatori e volontari. Solo così è possibile costruire campagne di raccolta fondi di successo e garantire la sostenibilità a lungo termine dell’organizzazione.

Aspetto la tua testimonianza.

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