Viviamo momenti incerti e, dicono gli esperti,

il mondo post covid non sarà quello che abbiamo conosciuto fino all’anno scorso. 

Per rispondere a quest’incertezza, ci spiega Julienne Vitali, possiamo provare a guardare all’Europa e alle opportunità che questa ci può offrire, opportunità che comunque dobbiamo saper cogliere. Julienne si occupa da vent’anni di progetti europei e insieme a Domenico Maria Caprioli terrà un corso dedicato per la Fundraising Academy che partirà il prossimo 26 febbraio. Approfondisci al link e buona lettura.


In questi mesi di paziente attesa che la pandemia ci ha imposto, ci siamo trovati tutti a riflettere sul futuro che verrà. E come è accaduto con i singoli individui e le famiglie, così le organizzazioni più virtuose hanno provato a usare questo tempo di maggese per riflettere su sé stesse, per ridefinire i propri confini, la propria mission e la propria struttura.

I bisogni, le priorità delle nostre comunità saranno diversi e diverse saranno le nostre responsabilità. In questo senso, le organizzazioni del terzo settore, che in molti contesti si sono rivelate all’avanguardia nell’individuazione dei bisogni dei cittadini, dovranno cambiare pelle. Dovranno riformulare la propria strategia, aggiornare le competenze del personale, cambiare approccio e indicatori per misurare l’impatto delle proprie azioni sulla società.

In questo, la programmazione europea e la partecipazione a progetti transnazionali ci vengono in soccorso. Avvicinarsi alla progettazione europea significa, infatti, imparare a lavorare per obiettivi a lungo termine, partendo dalla lettura aggiornata e puntuale dei bisogni delle comunità in cui viviamo, proponendo soluzioni innovative, valorizzando i partenariati locali e internazionali, coinvolgendo organizzazioni pubbliche e private.

Le organizzazioni del terzo settore in Italia saranno chiamate a fare un grande salto: saranno necessarie strutture più flessibili, in cui lo spazio della gerarchia dovrà essere ridimensionato per assecondare la necessità di lavorare in networking, in cui le funzioni di controllo dovranno accompagnarsi a solide iniziative di empowerment del personale, bypassando la pianificazione tradizionale (spesso ripetitiva) per lasciare spazio alla sperimentazione di nuovi approcci e nuove collaborazioni.

Sarà necessario ripensare a cosa si intende per gestione e leadership; gli amministratori dovranno mettersi in gioco e investire sulle proprie capacità esattamente come dovrà fare il resto del personale. Saranno necessari, sicuramente, sacrifici, ma ancor di più sarà vitale la creatività e la voglia di guardare il mondo con occhi nuovi.

Con una consapevolezza in più, però, quella di appartenere a un grande disegno politico, etico e culturale a cui siamo tutti chiamati a contribuire: la ricostruzione della nostra casa, della nostra Europa.


Julienne Vitali e Domenico Maria Caprioli ti aspettano nell’aula “virtuale” della Fundraising Academy i prossimi 26 febbraio, 5 e 12 marzo 2021 con il corso Fondi Europei. Strategie e laboratorio di progettazione. 12 ore di formazione per progettare in Europa.

FONDI EUROPEI. STRATEGIE E LABORATORIO DI PROGETTAZIONE

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