Alzi la mano chi, nel fare fundraising, non si è mai sentito un po’ come Babbo Natale.
Be’. Io sì.
Quando nasce un bisogno, di solito ricevo una richiesta. Il più delle volte in forma scritta. Una letterina dunque. Tralasciando il rinvio al mittente in cui chiedo che la necessità diventi qualcosa di più articolato su cui lavorare, inserisco la richiesta nella lista dei desideri. Dopo aver verificato che vi siano i margini e le autorizzazioni necessarie, stendo le priorità, pianifico e mi metto al lavoro.
Proprio come Babbo Natale (o la Befana nel mio caso).
Pensiamoci bene: se il caro e vecchio Babbo è ancora in attività dopo centinaia di anni, significa che è organizzato bene e il suo modo di lavorare funziona!
Non abbiamo che da imparare quindi, seguendo alcuni dei suoi principi consolidati che in epoca moderna prendono il nome di marketing:
- sii sempre credibile e coerente con i tuoi obiettivi e la tua mission, nonostante le difficoltà. Crederesti mai a un Babbo Natale motorizzato? Meglio sempre e solo renne!
- Ascolta sempre con attenzione le necessità del tuo interlocutore: sia esso donatore o destinatario del bene; direttivo o collaboratore. Babbo Natale non ha mai sbagliato una volta: ai bambini porta sempre i doni richiesti. I folletti studiano tutto l’anno per tenersi aggiornati con le mode del momento!
- Fai sentire il tuo donatore unico e rendi unici i tuoi progetti. Un buon progetto è tale anche nei risultati se fatto su misura. Le letterine di Natale sono tante quanti sono i desideri dei bambini e Babbo Natale lo sa bene. Ecco perché è in grado di rinnovare ogni anno la sua magia…
- Sii tu stesso unico e rendi unica la tua organizzazione. Distinguiti e non smettere mai di studiare. Sii up to date ma ricorda di non perdere di vista la tua storia. Anche Babbo Natale si sta attrezzando: ora riceve e-mail e ha un navigatore satellitare per raggiungere le destinazioni con più facilità ma, nonostante ciò, viaggia sempre su una slitta trainata da renne, è sempre vestito di rosso e la sua barba è sempre bianca nonostante possa farsi le meches.
Prendiamo spunto e seguiamo le sue orme affinché il 2012 sia un anno di raccolta. Babbo Natale insegna. In fondo, lavoriamo entrambi per una buona causa, non credete?
Tanti tanti auguri e… Oh, Oh, Oh!