Gestire risorse umane volontarie non è semplice ed è per questo che la ricerca, formazione e gestione di un volontario vanno ben programmate. Il più grande errore che si può fare è improvvisare. Raffaele Picilli, in aula il terzo week-end di Startup Fundraising, ci dà qualche suggerimento per fidelizzare i propri volontari.
——- Cosa si aspetta un aspirante volontario da un ente nonprofit? E cosa si aspetta un volontario già operativo dalla propria organizzazione?
Conoscere le attese delle parti, ci mette nella condizione di creare relazioni durature e soddisfacenti per entrambe le parti, persone ed ente. Ecco qualche consiglio che arriva dall’esperienza sul campo:
- Un volontario preferisce collaborare con organizzazioni snelle ed efficienti. Una struttura solida farà la differenza;
- I volontari donano in maniera generosa il loro tempo, ma vogliono che venga usato con buonsenso. È perciò fondamentale condividere con chiarezza un piano di lavoro, i compiti assegnati e il tempo necessario allo svolgimento degli stessi;
- I volontari sono molto simili ai dipendenti. Entrambi vogliono che ciò che ci si aspetta da loro sia espresso in modo chiaro. Una chiara descrizione del lavoro, una formazione ad hoc e un tutor ad essi dedicato sono tre elementi fondamentali di successo;
- Un volontario si aspetta ed ha diritto a ricevere una formazione adeguata a svolgere al meglio il compito assegnato. Parlare con il volontario, spiegargli cosa dovrà fare, non è tempo perso ma un necessario investimento;
- Riconoscere l’importanza del contributo di un volontario e mostrare apprezzamento è fondamentale nelle attività di coordinamento dei volontari. Un semplice “grazie” non è un grande impegno ma è molto apprezzato e dimostra riconoscimento e gratitudine;
- Bisogna rendersi cura dei volontari come persone, non sono oggetti! Festeggiare insieme e socializzare sono validi sistemi per creare coesione e rafforzare il senso di appartenenza;
- La credibilità di un coordinatore di volontari si basa sulla sua capacità di fare ciò che dice e di dire ciò che fa. Quando un’organizzazione si impegna nel fare qualcosa, dipendenti e volontari si aspettano che la promessa venga mantenuta. Se le cose cambiano, è doveroso spiegare cosa ha determinato tale cambiamento e le motivazioni che hanno portato ad altre scelte.
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