Su Vita.it, pubblico oggi un post degno della Zanzarella dal titolo Di solo nonprofit si può anche vivere. L’idea di scrivere sulla retribuzione del fundraiser, argomento tanto caldo quanto difficile, nasce dal confronto con alcuni studenti al secondo e terzo anno di università che mi hanno chiesto, più o meno esplicitamente, se per il mio lavoro venissi pagata o se, diversamente, il mio fosse volontariato.
Ecco quindi alcune considerazioni e la mia risposta agli studenti.
Tu cosa ne pensi? Sbaglio in qualche cosa? Perché è così difficile far passare il messaggio che di nonprofit si può anche vivere? Mi aiuti a completare il quadro?
Trovi le mie riflessioni a questo link. Grazie!
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