Dal 24 dicembre e fino al 7 gennaio, mi capita sempre di entrare in una sorta di camera di decompressione. Da quella data, di solito spengo le attività e mi prendo un periodo di riposo: l’unico reale e completo di tutto l’anno. Compreso agosto.

A Natale, per quanto mi riguarda, l’anno di lavoro può ritenersi concluso. I giochi sono fatti. I soldi raccolti e accantonati o, in alcuni casi, promessi e allocati ad esercizi futuri. In ogni modo, l’anno fiscale si chiude e io tiro le somme di quanto fatto in modo definitivo.

Così, mettendo un po’ in ordine idee e carte, ho pensato di buttare giù questo post. Sperando che possa essere utile per organizzare il lavoro di fundraising a chi lo leggerà o, comunque, che in questa modalità si riconosca e a cui ho pensato di dare il nome di principio della SSRR nel fundraising.

A mio modo di vedere, nel suddividere i tempi del lavoro di raccolta, si riscontrano 4 macromomenti che, a loro volta, si suddividono in momenti più circoscritti:

  1. c’è un momento iniziale che può essere definito di STUDIO;
  2. un secondo momento, più operativo, definibile di SEMINA;
  3. un terzo in cui si raccoglie (di RACCOLTO per l’appunto);
  4. e un ultimo in cui si tirano le somme, di RIPOSO.

STAGIONE 1: STUDIO

Il periodo dello STUDIO coincide con il primo trimestre dell’anno. Nei primi 100 giorni si concentrano tutte le attività di studio e pianificazione della attività dell’anno in divenire, partendo dall’analisi del pregresso. Molto sinteticamente, occorre valutare con attenzione gli aspetti che seguono e valutate le relative implicazioni:

  • bilanci: valutare gli andamenti di raccolta fondi nei bilanci consuntivi del triennio precedente analizzando l’andamento delle curve;
  • donatori: chi sono? Crescita o decrescita nell’ultimo triennio? Qual è il target group? E il focus target? Ci sono stati cambiamenti? Se sì, quali sono state le cause? Qual è stata la richiesta? Quale la destinazione? Quale la fonte?
  • strumenti e canali di comunicazione: come ho comunicato e attraverso cosa? Cosa mantenere e cosa invece cambiare? Quali nuove strade intraprendere? I materiali on e off line sono aggiornati?
  • materiale relazionale: funziona o va integrato?
  • eventi: come sono andati? Cosa ho imparato? Cosa ha funzionato e cosa no? Cosa e come posso replicare? Come vanno le pr?

STAGIONE 2: SEMINA

Verosimilmente, il periodo che va da Pasqua alla fine dei mesi estivi. E’ il momento più operativo. Quello in cui si costruiscono le relazioni, si produce materiale, si realizzano strategie.

E’ il momento giusto per sperimentare nuovi metodi di raccolta e valutare nuove possibilità di approccio.

STAGIONE 3: RACCOLTO

Da Settembre a Natale. E’ il momento in cui si raccolgono i frutti della semina. E’ il momento propizio per il follow up.

STAGIONE 4: RIPOSO

Tra Natale e l’Epifania. Quello descritto in incipit. L’unico momento in cui poter tirare un sospiro di sollievo. L’unico rigenerante prima che un nuovo ciclo cominci!

Tutte e quattro le stagioni sono ugualmente importanti perché ciascuna ha caratteristiche proprie e tali da rendere realizzabile, oltre che efficace, quella successiva.

Buon riposo allora. Non ci resta che godere di questi ultimi giorni prima che un nuovo anno cominci. E che il prossimo sia uno splendido raccolto :)

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