Era il 2016.

Quell’anno, in occasione del Salone della Responsabilità e dell’Innovazione sociale in UniBocconi, organizzai e moderai un tavolo composto da protagonisti di primissimo piano. Il tema, allora come oggi, fu la relazione tra profit e nonprofit ma allora, di certo più di oggi, quello della CSR era una frontiera ancora tutta da esplorare. A quei tempi, sebbene gli anni passati non siano poi così tanti, quella della responsabilità sociale di impresa era esclusivo appannaggio delle più grandi ed evolute aziende con un visione internazionale, cultura e con le risorse necessarie (sia umane che economiche) capaci di sostenerla.

Nella foto (2016) da sx: Tomaso Colombo, Luca Pereno, Federico Mento, Luca Guzzabocca, Elena Zanella, Stefano Cerrato, Nino Santomartino, Christian Elevati.

Era il 2016, dicevo, e tra queste aziende c’era già Leroy Merlin con la sua capacità di instaurare rapporti virtuosi con i territori locali. Luca Pereno (nella foto di gruppo qui accanto, il secondo da sx), CSR manager della società e ora anche amministratore di (RI)GENERIAMO Srl Società Benefit, nell’esporre all’uditorio presente cosa significasse per lui il rapporto tra profit e nonprofit, utilizzò una metafora che allora mi colpì molto e a cui ho fatto riferimento diverse volte da allora, attribuendo sempre la paternità dell’intuizione al suo ideatore:

In un rapporto tra azienda ed ente – spiegava -, la prima è “chiave” e il secondo “serratura”. Solo grazie alla chiave giusta per la giusta serratura una porta può aprirsi. Allo stesso modo, l’azienda mette a disposizione le risorse economiche affinché l’organizzazione possa svolgere il proprio lavoro nel modo migliore possibile.

Detto in altre parole,

che ognuno faccia bene ciò che sa e, nel farlo, manifesti ciò che è; in un’ottica di reciprocità e di equilibrio in cui ciascun attore coinvolto esce vincitore.

A distanza di sei anni, sono cambiate molte cose.

Il mondo delle aziende è evoluto e la responsabilità sociale ha fatto passi avanti importanti. Prova ne sono i progetti che negli anni, da allora ad oggi, ho avuto il privilegio di moderare e, quindi, di osservare da vicino. D’altro canto, anche il nonprofit ha fatto passi avanti notevoli.

Profit e nonprofit, insomma, hanno fatto esperienza e il Covid ha, senza dubbio, accelerato quest’evoluzione (ne parleremo in un prossimo post).

Questo il motivo per cui parlo di Co-Responsabilità sociale (CSCR) e non più solo di responsabilità sociale.

In altri termini, se riprendiamo la metafora esposta più sopra, profit e nonprofit sono giunti probabilmente al punto in cui ciascuno ha preso consapevolezza che solo agendo insieme si può essere la chiave del cambiamento, ognuno portando competenze proprie s’intende, e quanto insieme prodotto è la serratura che permette alla porta di aprirsi e al cambiamento di avviarsi, proiettandosi consapevolmente verso un futuro più funzionale, efficace e di impatto. Responsabile per davvero.

Gli ospiti della decima edizione incarnano proprio questo pensiero. Sono primi passi ma guardo con fiducia a ciò che verrà. Per capire cosa intendo, ti invito alla visione dell’incontro che trovi qui sotto. Sempre pronta a parlarne, se vorrai.

(Foto in apertura mia. Grazie alle tantissime persone presenti in sala)

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