Riporto, qui di seguito, il comunicato diffuso questa sera da ASSIF e che segue l’interessante sondaggio promosso lo scorso luglio dall’associazione di categoria. La ricerca “COSTRUIAMO INSIEME LA NOSTRA ASSIF” rappresenta, di fatto, la prima attività concreta messa in atto dal nuovo gruppo dirigente nei primi 100 giorni dal suo insediamento.
Buona lettura.
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In occasione del terzo incontro del Direttivo della nuova ASSIF presieduta da Luciano Zanin, l’Associazione Italiana Fundraiser presenta pubblicamente i primi risultati della campagna “ASSIF: ieri, oggi, domani. Costruiamo insieme la nostra ASSIF”, lanciata nel mese di luglio e rivolta ai professionisti del fundraising in Italia.
Nonostante il periodo estivo (il questionario è stato pubblicato on line dal 22 luglio – 11 settembre) sono 393 le persone, prevalentemente concentrate nel Nord e nel Centro Italia, che hanno risposto alle domande poste da ASSIF per capire quale ruolo l’Associazione potrà avere nel prossimo futuro.
Lo scopo dell’indagine era quello di dare un forte segnale di apertura a tutto il settore, coinvolgendo in modo esplicito e diretto i professionisti del fundraising che condividono i valori fondanti dell’Associazione e che credono nell’importanza di una organizzazione nazionale in grado di rappresentare e far crescere la cultura del fundraising in Italia.
Più dell’80% di coloro che hanno risposto si dichiarano al momento non iscritti ad ASSIF, segno che l’associazione può trovare in futuro un pubblico molto più ampio con cui dialogare e confrontarsi e a cui offrire i suo servizi.
Il 55% di coloro che hanno risposto è donna, a conferma di una tendenza già messa in evidenza da chi opera nel settore. La fascia d’età più rappresentata è quella dai 36 ai 50 anni (45%), il 37% ha meno di 35 anni, il 18% più di 50. Significativo il dato sul titolo di studio posseduto da chi ha scelto la professione del fundraiser: il 42% ha ottenuto un Master o ha comunque conseguito una specializzazione dopo la laurea; il 40% è laureato e solo il 18% si è fermato al Diploma.
Più della metà dei professionisti della raccolta fondi che hanno risposto ad ASSIF è dipendente, a tempo indeterminato o con altre forme di contratto a termine: un segnale importante su quale spazio questo tipo di professionalità si sta ricavando all’interno del Terzo Settore. Il 20% di coloro che hanno risposto fa questa professione da consulente e un altro 20% lo fa a titolo volontario.
Analizzando le zone in cui opera il maggior numero di fundraiser, il primato va alle regioni del Nord, in particolare alla Lombardia, raggiunta per concentrazione di fundraiser solo dal Lazio.
I settori di attività non profit maggiormente rappresentati dal campione risultano essere: assistenza Sociale e Cooperazione allo Sviluppo entrambi per il 12%; Assistenza Sanitaria per l’11%; Cultura e Patrimonio Artistico e Storico complessivamente per il 10%, Ricerca Scientifica per il 7%.
Le risposte al questionario hanno messo in evidenza cosa i fundraiser italiani si aspettano da una associazione che si propone di rappresentarli a livello nazionale e internazionale: networking tra professionisti e talenti del settore, servizi utili per lo svolgimento dell’attività professionale nel settore, promozione della cultura del fundraising e accreditamento del fundraising in Italia, valorizzazione della relazione tra non profit e profit.
Da soci e non soci arrivano inoltre preziose indicazioni su cosa si augurano che ASSIF lavori nel prossimo triennio: molto chiaramente emerge la necessità di occasioni di formazione e di network a livello nazionale e internazionale. Non manca un’esplicita richiesta di fare azione di lobbying sulle tematiche del non profit e di svolgere attività di ricerca nel settore.
Infine, tra i commenti e le note libere rilasciate dai rispondenti, emerge in particolare l’esigenza che l’ASSIF sia più presente sull’intero territorio nazionale con eventi locali ed incontri specifici, rafforzando la conoscenza di questa nuova professionalità oggi sempre più richiesta dalle organizzazioni che operano nel Terzo Settore, ma ancora poco riconosciuta.
Da ASSIF un ringraziamento a tutti coloro che hanno aderito a questa prima iniziativa, compilando il questionario, diffuso attraverso il sito www.assif.it e grazie alla collaborazione delle più significative realtà che oggi operano nel settore, oltre che di tutta la rete digitale e informale di relazioni, dai blogger ai social network che tanta parte hanno nell’elaborazione del pensiero del fundraising in Italia e nel processo della sua crescita e del suo sviluppo. I risultati completi dell’indagine saranno scaricabili sul sito Assif (FONTE).