Era il 2004. Jwt, agenzia pubblicitaria internazionale, firma uno straordinario esempio di comunicazione sociale per il consumo responsabile di birra per l’Heineken.
https://www.youtube.com/watch?v=ypaoufDx4GE&feature=youtu.be
Ogniqualvolta lo propongo in aula, il giudizio è unanime: piace. La comunicazione è semplice benché metaforica e irreale. Come se dicesse: “Io, azienda, produco birra e la birra è il mio business. Ciononostante, sono attento al tuo stato di salute e ti invito a bere responsabilmente”.
Da allora, il termine “responsabilmente” diventa una sorta di mantra che, pur indossando vesti diverse, accompagna con slancio i brand alcolici così come le declinazioni mediatiche delle comunicazioni promosse dal Ministero dei Trasporti o dell’Istruzione sulla sicurezza stradale. Esorcizzazione del problema o, diversamente, di scaricamento della responsabilità sul bevitore da una parte; educazione o sensibilizzazione alla preservazione della vita dall’altra. Comunque le si veda, le letture sono tutte ugualmente valide perché tutte, a loro modo, esempio tangibile di comunicazione sociale responsabile.
A distanza di dieci anni, la comunicazione è cambiata e può fare di più. Molto di più.
Ai tempi di Twitter e di Facebook le metafore continuano a far sorridere ma quel che piace è il linguaggio vero e non più verosimile. Diretto. Immediato. Dissacrante. Che sia in grado di diventare virale. Terribilmente virale…
E’ questo il caso di #Nomisugi, parola che in giapponese significa “bere troppo”.
La campagna, commissionata da una catena di locali notturni di Tokyo, è ideata dall’internazionale Ogilvy & Mather con l’intento di disincentivare gli impiegati della capitale dalla pratica diffusa dell’abuso di alcool fino a stordimento al termine della settimana lavorativa – che è noto essere a volte molto dura – facendo leva sui sentimenti di vergogna e paura dei giapponesi di essere ritratti in situazioni di disagio.
Il meccanismo creativo è molto semplice: colletto bianco addormentato; colletto bianco incorniciato; colletto bianco fotografato; colletto bianco condiviso… in Rete. Il tutto sotto l’hashtag #nomisugi.
Cercalo online. Ne trovi d’ogni. La comunicazione sociale è anche questo e non è detto che sia meno efficace e meno educativa solo perché fa sorridere. Non trovi?
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