In estate, molte organizzazioni riscontrano un calo delle donazioni. Questo non significa che le persone non siano interessate alla causa, ma che potrebbero esserci fattori esterni che influenzano temporaneamente il ritmo delle donazioni. E ciò significa che non dobbiamo viverlo come un problema.

Ci sono una serie di motivi per cui questo avviene e se ci riflettiamo un attimo sono tutti plausibili. Qualche esempio?

  • È stato un anno faticoso, certamente. Non meno degli ultimi tre. Le persone hanno voglia di staccare e di pensarci domani. Va benissimo così.
  • Abbiamo già chiesto molto e giugno e luglio sono i mesi delle tasse. Questo comporta che gli sforzi economici abbiano altri indirizzi.
  • Tendiamo a concentrarci sul presente ma, se ben analizziamo il trend negli anni, probabilmente scopriremo che l’andamento è fisiologico.

Cosa fare dunque? Semplice.

  • Non smettere di comunicare, pur cercando di non comunicare tutto e sempre. Comunicate ciò che serve, rispettando i tempi del riposo.
  • Concentratevi sugli impatti positivi che avete ottenuto grazie alle donazioni passate e di continuate a diffondere la consapevolezza sulla vostra missione, ad esempio. Mostrate i risultati concreti dei progetti e come il supporto ricevuto ha fatto la differenza nella loro realizzazione.
  • L’appello al dono è sempre e comunque il benvenuto perché il bisogno non va in vacanza.

Aspettiamo settembre e lasciamo a casa l’ansia, insieme a ciò che non è necessario. Prepariamo le valigie e infiliamoci dentro un grande sorriso, oltre al costume o agli scarponi. Quello che ci aspetta è un autunno infuocato. Abbiamo bisogno di caricarci di energia per affrontarlo nel migliore dei modi: le sfide che incontriamo oggi sono le opportunità che ci rendono più forti domani. Non scoraggiamoci: ogni ostacolo superato ci avvicina al successo. Buona estate!

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Gli appuntamenti su Zoom riprenderanno dal 21 agosto. In caso di necessità, usate il form a questo link o utilizzate WhatsApp. Vi risponderemo comunque :)

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