Che cosa significa, per un ente di Terzo settore, essere coinvolto in uno stato di crisi? Quali sono le metodologie e quale la cassetta degli attrezzi a disposizione per proteggere il suo patrimonio relazionale, valoriale e reputazionale? Ed è possibile prevedere una reazione in grado di salvaguardare l’immediato presente garantendo, allo stesso tempo, anche il futuro?
A queste e a tante altre domande risponde con sincerità e passione il nuovo testo di Elena Zanella editore A riveder le stelle. Considerazioni metodologiche e riverberi narrativi sul contrasto alle crisi nel Terzo settore, curato da Stefano Martello e arricchito dai contributi di Giulia Armuzzi, Roberto Scalise, Elisa Taiti e Roberta Zarpellon.
Cinque storie – elaborate dagli autori e dalle autrici e focalizzate su cinque possibili tipologie di crisi – introdotte da un apparato teorico di immediata spendibilità, per approfondire il senso più profondo di una crisi; i possibili contraccolpi reputazionali e relazionali (interni ed esterni); la capacità di una crisi mal gestita di generare ulteriori intermittenze negative; il rapporto con l’opinione pubblica, ma anche – soprattutto – le opportunità di riflessione interna, di cambiamento e di crescita che l’organizzazione deve essere in grado di osservare, cogliere e governare, con senso realistico e responsabilità.
Un libro profondamente auto formativo, in cui teoria e pratica si contaminano reciprocamente per offrire a una platea sempre più vasta e variegata uno scenario di esercizio in cui la tecnica comunicativa e la competenza organizzativa si intersecano con un metodo di approccio che non può e non deve limitarsi al mero contrasto di una crisi già conclamata. Esercitando coerentemente e costantemente nel tempo un potere di osservazione e una capacità di ascolto in grado di prevenirne l’insorgenza, prima che la stessa si manifesti.
Un libro che esalta e allena l’immenso potere di reazione che è insito in ogni organizzazione, a prescindere dalle sue dimensioni o dalla sua natura o, più semplicemente, dai suoi numeri.
Perché una crisi, qualunque sia la tipologia che la caratterizza o il suo potere di impatto, origina spesso da miopie e disattenzioni ma non è mai definitiva. Sta a ciascuno di noi tentare di imparare dagli errori commessi. Sta a ciascuno di noi fare in modo che l’esperienza trascorsa si trasformi in patrimonio comune e, dunque, in prassi e consuetudine quotidiana, rendendo il nostro agire più esauriente e completo. Più coeso rispetto alle tante variabili che possono intervenire.
Per tornare a riveder le stelle.
Assaporandone con maggiore consapevolezza la lucentezza e il valore.
Da oggi puoi richiederlo, sul blog, su Amazon, in libreria (su richiesta), in brossura o eBook.
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