Secondo le anticipazioni riportate qualche giorno fa da Il Sole 24Ore il Runts dovrebbe ragionevolmente vedere la luce a partire dal 21 aprile. Esso rappresenta uno dei tasselli principali per il pieno compimento della Riforma del Terzo Settore. Sergio Conte, fiscalista del nonprofit e docente della Fundraising Academy, ci racconta come le organizzazioni dovranno comportarsi successivamente. Buona lettura.
“Fusse che fusse la vorta bbona?!” (citando una celebre fase degli esordi dell’attore Nino Manfredi, di cui in questi giorni stiamo festeggiando i 100 anni dalla nascita). E sembrerebbe proprio così. Anche Infocamere, la società che si sta occupando della realizzazione della piattaforma informatica attraverso la quale sarà gestito il Registro Unico, ha fatto sapere di essere pronta a rispettare la data del 21 aprile.
Tuttavia si ricorda che, come previsto dal Decreto Ministeriale 106/2020 (decreto sul Runts), bisogna attendere un apposito provvedimento dirigenziale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che fisserà la data a partire dalla quale avrà inizio la fase 1, ovvero il processo di trasmigrazione delle oltre 63mila Odv e Aps dagli attuali registri nazionale, regionali e provinciali.
Entro i successivi 90 giorni i competenti Uffici territoriali comunicheranno telematicamente al Runts i dati in loro possesso relativi alle Odv e Aps regolarmente iscritte e per le quali non sono in corso procedimenti di cancellazione.
Nei susseguenti 180 giorni ciascun Ufficio regionale o provinciale del Runts provvederà alla verifica dei dati trasmessi ed alla sussistenza dei requisiti per l’iscrizione. Le Organizzazioni di Volontariato e le Associazioni di Promozione Sociale saranno, dunque, i primi enti a dover esaminare di avere le “carte in regola” per il passaggio al Registro Unico, ovvero a dover controllare che le informazioni contenute negli attuali registri regionali e provinciali siano aggiornate: sede legale ed eventuali sedi secondarie, generalità dei componenti degli organi sociali, bilanci depositati e soprattutto lo Statuto adeguato.
Su quest’ultimo aspetto vale la pena ricordare che entro il prossimo 31 maggio (scadenza nuovamente prorogata per effetto del Decreto Sostegni) per le Onlus, le Odv e le Aps sarà ancora possibile modificare i propri statuti con i quorum previsti per le Assemblee ordinarie, ma solo nel caso in cui l’adeguamento consista nel semplice recepimento delle norme inderogabili introdotte dal Codice del Terzo Settore. Su questo tema il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con nota n. 3877 del 19 marzo 2021 ha chiarito che gli Uffici del Runts (ed eventualmente gli attuali gestori dei registri della promozione sociale e del volontariato) non potrebbero essere chiamati a verificare e, quindi, ad asseverare la regolarità della costituzione delle assemblee né a maggior ragione estendere il loro sindacato valutativo sull’idoneità dell’organo come costituito ad approvare lo statuto nel testo modificato. Essi dovranno invece concentrare le verifiche sulla conformità finale del testo statutario al Codice, per accertare la sussistenza delle condizioni previste per la costituzione dell’ente quale ETS.
Come accennato all’inizio del post, l’istituzione e l’avvio del Runts è solo uno dei tasselli necessari per comporre il complesso puzzle della Riforma del Terzo Settore; siamo, infatti, ancora in attesa dei seguenti provvedimenti:
- Autorizzazione della Commissione Europea (B. l’impianto fiscale del Terzo Settore avrà efficacia a partire dal 01 gennaio successivo all’anno in cui si otterrà l’ok dall’Europa); essa, per di più, avrà impatto anche per le Onlus, le quali avranno tempo fino al 31 marzo dell’anno successivo all’autorizzazione per perfezionare l’iscrizione al Runts ed indicare la sezione in cui vorranno essere inserite;
- via libera al decreto ministeriale sulle “Attività Diverse”;
- emanazione delle Linee guida del Ministero sulle attività di fundraising per fissare i principi di verità, trasparenza e correttezza nei rapporti con i sostenitori e il pubblico.
Sergio Conte ti aspetta per 4 ore online per il modulo LET’S GO. LA FISCALITÀ DELLA RACCOLTA FONDI NELLA RIFORMA organizzato dalla Fundraising Academy il prossimo 16 aprile.