In questi ultimi tempi, sono stata molto assente. Dal blog. Dai social. Ma non solo.

E’ un momento della mia vita professionale molto particolare. Difficile. A volte complicato. Altre delicato. Altre ancora confuso. Di certo, impegnativo nelle scelte e nelle strade da percorrere.

In questi giorni, si sta concludendo il rapporto con Fondazione Serena.

80 mesi ricchi. Intensi. Adrenalinici. La migliore opportunità per un professionista della raccolta fondi: organizzazione nuova, brand nuovo, missione importante, direttivo capace, presidente imprenditore. Le condizioni migliori per svolgere al meglio il proprio lavoro.

Nel corso di questi sette anni, le cose fatte sono state talmente tante e i risultati così soddisfacenti che se non avessi tenuto traccia di quanto prodotto, qualcosa mi sarebbe di certo sfuggita.

Il Centro Clinico NEMO è ora una realtà concreta e apprezzata nel panorama della sanità in Italia. Un Centro riferimento per tante famiglie. Un interlocutore credibile per enti e istituzioni. Sono fiera di esserne stata parte e di aver contribuito a farlo diventare ciò che è. Ho dato il massimo che potevo dare senza risparmiarmi. Con tenacia determinata. Ho fatto la mia parte.

Finisce un periodo. Succede di non condividere più alcune scelte e di non comprenderne i
percorsi. Per quel che mi riguarda, ho raggiunto un traguardo personale importante. Ho esaurito il mio compito ed è ora di andare oltre.

Saluto così con affetto i tanti colleghi e collaboratori, senza fare nomi perché limiterebbero il senso del mio scritto, che si sono succeduti in questi anni e che hanno riempito di sfide e soddisfazioni i miei percorsi quotidiani al Nemo. Ringrazio il Consiglio direttivo e le sue diverse componenti. Porto con me l’amicizia e la stima che mi hanno sempre riservate. Saluto gli amici, le tante famiglie e i tanti donatori incontrati nel corso di questi anni.

Infine, un grazie speciale ad Alberto Fontana, caro amico e presidente capace, alla cui apertura mentale nel mondo del lavoro devo l’opportunità concreta di aver potuto realizzare le mie ambizioni di professionista, donna e mamma con più serenità.

Comincia così un nuovo capitolo della mia vita, con l’entusiasmo di sempre. Anzi, di più, perché la tenacia è maggiore e maggiore è la mia maturità professionale. Porto con me competenze, caparbietà, perseveranza, passione, personalità, carattere e caratteraccio. Di cos’altro avrei
bisogno?

Sono una fundraiser passionaria. Sono tornata. Ed ora ricomincio da me.

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