In quanti modi è possibile fare volontariato di impresa? Quali sono i nuovi modi oggi? Come si realizza il volontariato aziendale digitale?

Di Salvatore Rimmaudo, educatore professionale e formatore, e Stefano Martello, giornalista e comunicatore – nella foto, da sx -, esce oggi, per la mia sigla editoriale, il volume Volontariato Aziendale Multicanale, 144 pagine di trattazione di un tema, quello del volontariato d’impresa, che affronta per la prima volta nuovi modi per tessere relazioni tra profit e nonprofit, rapporto che ha subito un’evoluzione importante nei tempi della pandemia in cui anche il volontariato ha dovuto, forzatamente, contrarsi prima e ripensarsi poi.

Nella partnership profit/nonprofit sta, a mio parere, uno dei capisaldi su cui si fonderà la sostenibilità del welfare di oggi e di domani. In quest’ambito, l’uso funzionale della risorsa umana volontaria, intesa in termini di opportunità e non di opportunismo, diviene strategica, specie se mette in gioco le competenze e le doti tecniche di ciascuno, tali da elevare – di fatto – il contributo erogato in termini di valore apportato anche di tipo economico.

Il volume presenta, con una modalità essenziale, incisiva e auto-formativa, i principi di una moderna strategia di volontariato aziendale, in grado di valorizzare l’operato delle organizzazioni coinvolte nella cornice di un processo condiviso e mette in evidenza le regole di ingaggio del nascente volontariato aziendale digitale, definendone onori e oneri (organizzativi, logistici e tecnologici) in capo alle parti.

(Scarica e leggi l’estratto)

 

I due autori percorrono magistralmente le tappe che segnano il perimetro del più recente modo di fare volontariato, digitale appunto, che coniuga in sé non solo il senso di imprescindibilità, elemento dato appunto dal fatto che la nostra è una società ormai digitalizzata, ma di urgenza prospettica, con cui un Terzo settore un po’ vecchio e in affanno deve poterci – e, soprattutto, saperci – fare i conti.

Il digitale non è mai inteso preso da solo ma inserito, integrato, in un contesto multicanale.

A tal fine, di particolare rilievo e utilità la presenza di schede pratiche “per fare”, check list che permettono al lettore di verificare i passaggi ideali di una relazione profit/nonprofit digitale e multicanale fatta per bene, efficace ed efficiente al tempo stesso.

Ringrazio dunque Stefano Martello e Salvatore Rimmaudo per avermi proposto il tema che ho accolto, fin da subito, con molto slancio cogliendone, appunto, non solo l’importanza del tema ma anche i suoi aspetti d’innovazione emergenti.

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