Cosa vuol dire organizzare una raccolta fondi che non rimanga il gesto di un momento, ma piuttosto costruisca un rapporto di fiducia tra donatore ed ente? Come si ridisegna il fundraising dopo i cambiamenti imposti dalla Pandemia? Cosa vuol dire avere una visione per un ente di Terzo settore?
Con grande piacere ed emozione, presento oggi il mio terzo libro, Raccolta fondi, disponibile in e-book e cartaceo nei maggiori market place online, ordinabile presso tutte le librerie grazie al Circuito Arianna, acquistabile anche qui sul blog e tra qualche ora disponibile anche su Amazon e gli altri store.
Parole che, una dopo l’altra, sono uscite digitando veloce sulla tastiera del mio pc. Un libriccino che ho scritto tutto d’un fiato con l’obiettivo di fornire quella visione di base che permettesse di dare il là, per bene, all’internalizzazione dei processi di fundraising che sono tutt’altro che semplici.
Perché sono sempre più convinta, guardandomi intorno, che ci sia una sorta di “semplificazione” nel trattare la materia, come se tutto fosse semplice; come se uno strumento bastasse per segnare il punto. Beh, non è così.
Uno strumento va bene in sé ma non fa cultura e non conferma le sue performance nel tempo se non muove da un pensiero strategico forte di fondo. Per fare un buon fundraising occorre partire dalle basi, avendo chiaro il contesto nel quale si opera e le sfide che questo riserva. Per affrontarle e superarle.
104 pagine che scorrono veloci in una narrazione unica che tocca l’anima e i metodi di una materia, quella della sostenibilità sociale, che merita di essere approfondita in modo serio prima di apprestarcisi perché i danni che si possono provocare sono molti e di diversa natura: credibilità, immaginario, fiducia, reputazione, ad esempio.
Chi ha lavorato con me in questi anni e chi mi ha incontrato nelle diverse aule che ho frequentato, ritroverà forti in queste pagine il mio pensiero e la mia visione del fundraising.
Una pubblicazione che auspico sia d’ispirazione, da leggere per iniziare a fare fundraising, per rinnovare le proprie strategie, per porsi delle domande sulla giusta direzione da prendere se si vuole fare un piano di lungo periodo. Ma anche una lettura e uno spunto di riflessione per chi non ha mai svolto questo tipo di attività e magari proprio da Raccolta fondi inizierà ad occuparsene.
Questo il motivo per cui ho voluto chiamarlo così, semplicemente Raccolta fondi, in modo che da tutti venisse compreso al di là di ogni possibile dubbio.
Parlo da sempre della necessità di pensare al ruolo della raccolta fondi come trasversale alle dinamiche organizzative di Terzo settore e l’emergenza non ha fatto altro che stressarne concetto e centralità. Credo ormai sia fuori di dubbio che il fundraising, in particolare a seguito del grande momento di difficoltà che abbiamo vissuto per la Pandemia e l’incertezza dell’oggi debba mutare non solo nei modi ma, più strategicamente, negli approcci alla materia. Ritengo dunque sia lesionista fare ancora finta di nulla. È necessario che le organizzazioni si aprano al cambiamento, alzando lo sguardo dal sé per dirigerlo verso il mondo attuale e proiettarlo al difficile futuro che ci aspetta.
Ad alcune persone in particolare va il mio grazie: le cito in fondo al libro. Qui, però, ne ricordo tre + due in particolare: Luigi Bobba, presidente di Terzjus, che mi ha fatto il privilegio di scrivere la prefazione nonostante abbia vissuto un momento di vita privata molto difficile; Rossano Bartoli, presidente Lega del Filo d’Oro, che ha scritto al postfazione; Maria Cristina Antonucci con cui ho condiviso l’idea della linea editoriale dedicata al sociale sin dagli inizi e che sarà autrice del prossimo libro della Elena Zanella editore. Tutti e tre hanno apprezzato, accolto questo scritto e risposto con molto slancio, uno slancio che ha confermato la bontà dell’idea. Ci sono poi Alessandra Bergagna e Francesca Lozito: la prima per aver curato e dato forma e sostanza all’immagine della casa editrice e della collana; la seconda per avermi aiutata nell’editing. Entrambe ora presenze stabili al mio fianco.
Raccolta fondi segna un momento anche molto importante nella mia vita professionale e umana. Questo libro è il prodotto di un’intuizione che in un giorno della scorsa estate mi ha fatto prendere una decisione importante: ricominciare dove avevo lasciato quasi vent’anni fa; un mondo, quello editoriale, che conosco bene ma che avevo deciso di lasciarmi alle spalle. Lo riprendo ora, con la consapevolezza di una donna adulta, più sicura di sé e delle proprie competenze.
Questo nuovo percorso di vita, perché di questo si tratta, lo dedico a mio padre: esempio di coerenza, tenacia, saggezza, amore per la vita, il lavoro, la famiglia. Quello che sono oggi è frutto del cammino che ho intrapreso con lui. Grazie per quanto mi hai insegnato quando eri ancora con noi, papà. Ti somiglio molto, questa è la tua eredità più grande e ne vado orgogliosa.
Il libro è disponibile da oggi su questo blog: puoi scaricare la versione in ePub se sei un lettore digital o riservare la tua copia cartacea: il primo invio avverrà martedì mattina. A seguire, entrambi i supporti saranno disponibili su Amazon, IBS, Youcanprint e prenotabili in tutte le librerie. Il tempo che il caricamento in commercio si completi #segueavviso.
Buona lettura e buona Raccolta fondi, dunque, e se vorrai parlare di fundraising io ci sono, con tutto l’amore e la passione che nutro per questa professione.