Sofia, Bulgaria. 17 marzo 2015. Scale del sottopasso della metropolitana.
Un uomo passa accanto a una donna che mendica e pone distrattamente una banconota nel bicchiere di carta che lei gli porge.
Sofia, Bulgaria. 17 marzo 2015. Stesse scale del sottopasso della metropolitana.
Un ragazzo vede la stessa donna. Si ferma. Apre il portafogli e le offre qualche moneta.
Due gesti all’apparenza simili ma di fatto diversi nel senso ben rappresentati da queste immagini che raccontano due storie profondamente diverse.
Donare, si legge, significa dare spontaneamente senza attendersi contropartita ma concedendo per favore o generosità. Regalare, si legge, invece, dare ad altri liberamente una cosa ritenuta utile e gradita.
Siamo abituati a confondere le parole, a usarle come sinonimi, perché tali sono nella lingua italiana, ma se leggiamo bene nelle maglie di ciascuna, ciascuna ha un significato preciso.
Donazione e regalo non sono dunque beni equivalenti. Dobbiamo dunque imparare a dare il giusto peso.
Ho imparato con il tempo e la maturità la differenza tra donare e regalare e tale differenza risiede nell’interpretazione che una persona ha verso il primo e verso il secondo. Molto dipende dalla mia scala di valori che ciascuno ha, un’attribuzione di senso prettamente personale e non cedibile, come il pin del bancomat. La scala dei valori è variabile e soggettiva, inesorabilmente legata alle priorità di ciascuno. Così, quello che noi consideriamo un dono verso qualcosa o qualcuno potrebbe non avere lo stesso valore per chi lo riceve ma vale anche il contrario. Una persona, ovvero, potrebbe considerare un dono inestimabile un’azione o una cosa che ai nostri occhi è semplice gentilezza.
Più cresci e più il significato di ciascuno si fa pesante, con risvolti talvolta inattesi.
Dono significa impegno e come tale va valorizzato. Che sia di tempo, denaro, spazio o altro dobbiamo imparare a dargli il giusto spessore e investirlo di senso altrimenti perde di significato.
Un fundraiser conosce bene la differenza. Tra i suoi compiti c’è l’educazione al dono quale atto di generosità denso di senso e un messaggio sempre molto chiaro:
Ti do una parte di me perché mi fido di te, fino a prova contraria. Non tradirmi.
E poi c’è davvero un solo “regalo” che coincide con “dono” ma questa volta è il “Dono”, con la D maiuscola, ed è quello che ben racconta Tiziano Ferro in questa bella canzone, ecco… Che dici, ce l’ascoltiamo insieme?
Grazie la tua descrizione sul dono mi rappresenta pienamente buona giornata
Grazie a te, Floriana, per la tua testimonianza ☺️