La tecnologia continua ad avanzare con un ritmo che è difficile da assorbire, e con lei, anche i comportamenti degli utenti e dei donatori subiscono un cambiamento repentino.

Ma è davvero così?

In questo articolo di Mattia Dell’Era, che quest’anno torna in cattedra per la settima edizione di Startup Fundraising, proviamo ad esaminare le tendenze che potrebbero definire le nuove frontiere della raccolta fondi nel 2022/2023 e le potenziali sfide che il fundraising affronterà nel prossimo futuro.

Il 2020 e il 2021 hanno dimostrato che il non profit è resiliente e versatile. Hanno dimostrato che si possono adottare soluzioni per soddisfare le richieste del momento e utilizzare il digitale per migliorare le operazioni quotidiane, snellire i processi e migliorare il lavoro delle ONP.

I social media rimangono la chiave per aumentare la copertura (organica e paid) del pubblico e l’utilizzo di Facebook, Instagram, Linkedin, Twitter e YouTube necessitano di una sempre più strutturata strategia di redazione.

Si fa strada TikTok come trend ma ad oggi è ancora molto complesso declinare e realizzare i contenuti per le ONP su questo social media.

Trends 2022/2023

  • Cryptovalute (+ NFT)
  • Metaverso
  • Cashless
  • Gaming

Cryptovalute (+ NFT)

Crypto e NFT sono ormai sulla bocca di tutti e sempre di più ne sentiremo parlare perché soprattutto i più giovani si stanno sempre di più indirizzando su quei fronti.

I token non fungibili sono una grande novità negli ultimi tempi e si sono assistiti a scambi di somme astronomiche di criptovalute per opere d’arte immateriali.

Nel 2021 sono stati venduti NFT per un valore pari a più di 25 miliardi di dollari. Per le onlus ci sono numerosi esempi di come impiegare questa tecnologia per fare fundraising, qui ne trovi una. Gli NFT che liberano le donne egiziane dalla reclusione

Metaverso

Nel caso te lo fossi perso, Facebook è stato rinominato Meta nel 2021. All’epoca, molti ipotizzavano che fosse solo una trovata pubblicitaria per distogliere l’attenzione dalla copertura negativa delle piattaforme nel suo gruppo, ma il vero motivo per cui Zuck ha deciso questo passo è perché nel prossimo futuro farà all-in su questa tecnologia.

Ma esattamente  come sarà il Metaverso?

Sarà una piattaforma sociale con il supporto di un mondo virtuale. Meta immagina case e uffici virtuali in cui possiamo interagire con amici, familiari e colleghi, nonché accedere alle app per giocare o creare eventi virtuali.

Cashless fundraising

In Italia, al di fuori delle grandi città, il cashless è ancora un miraggio ma pian piano si sta evolvendo anche questo sistema di pagamento. Nei prossimi anni vivremo in una società senza contanti ed è forse ora di iniziare a pensare anche a sistemi di donazione che supportano questa tecnologia.

Gaming

Il settore del gaming è forse il più interessante ed evoluto comparto futuribile per il fundraising, ha conosciuto un’evoluzione a dir poco pazzesca negli ultimi anni.

Se prima venivano viste come puro strumento di intrattenimento, oggi le console possono compiere le più disparate operazioni.

Il funzionamento non è più limitato al solo gioco, ma è possibile navigare in internet e di conseguenza sfruttare la rete anche per divertirsi, mettendo in comunicazione gli apparecchi tra di loro.

All’inizio del 2022, è stata registrata la più grande donazione di Gaming for Good mai registrata per un ente di beneficenza, quando l’evento Awesome Games Done Quick Online ha raccolto 3,4 milioni di dollari per l’organizzazione Prevent Cancer Foundation.

Conclusioni

Abbiamo a disposizione una tecnologia in continua evoluzione ma dobbiamo conoscerla e fare in modo di capitalizzarla. Sappiamo che una buona comunicazione può rendere un progetto più rilevante e può rivitalizzare un percorso di donazione sospeso.

Ma sappiamo anche che ogni potenziale donatore ha un percorso indipendente caratterizzato da velocità, accelerazioni, intensità e pause che non tengono conto di un funnel che gli abbiamo costruito attorno.

Dobbiamo iniziare a pensare a indicatori di performance diversi da quelli che siamo soliti guardare, dove il ritorno dell’investimento sarà calcolato sul medio/lungo periodo e su un insieme di attività che riflettono il percorso di donazione e il livello di soddisfazione/appagamento complessivo registrato.

Ci piace pensare a una visione del mondo semplice, lineare e strutturata ma il processo per raggiungere le persone, guadagnare la loro attenzione, interagire con loro e quindi acquisire valore è un processo complesso e sfumato che è fondamentalmente “caos”. (Gianluca Diegoli)

Buon fundraising.


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