Ho scelto un mestiere difficile, quello di insegnare alle persone la gioia di donare, come amava dire Henry Rosso, fondatore della Fundraising School americana. Più precisamente, ho scelto di educare le organizzazioni all’arte di chiedere il dono.

Facile? Vocazionale? Di missione per un ente? Niente affatto. Anzi, esattamente l’opposto: difficile; inconcepibile, talvolta; certamente lungi dall’essere obiettivo, benché necessario.

Sono qui oggi. Rifletto sulle parole e i pensieri che mi attraversano la mente, concentrandomi sul significato che ho dato al mio modo di affiancare gli enti e allo scopo profondo che guida il mio agire. Sono perfettamente consapevole che l’obiettivo che propongo non è facile, né immediato, ma è l’unico che mi conferma essere quello che porta risultati determinanti e solidi in termini di continuità.

Ci penso oggi, mentre i risultati del 5×1000 sono stati pubblicati e alcune delle organizzazioni che ho seguito hanno raddoppiato, e in alcuni casi triplicato, i loro risultati. Io? Non sono una persona che si accontenta. Gioisco dei successi, ma rifletto anche sulle volte in cui non sono riuscita a trasmettere il coraggio della fatica, uscendone sconfitta, sconfortata e rassegnata. È facile esultare per il momento, ma la vera domanda è:

Quanto si è disposti a continuare sulla strada? Quanto si è pronti ad assumersi la responsabilità delle proprie scelte?

Accanto alla gioia dei successi, c’è l’ombra dei passi indietro che scorgo quando si pensa che il grosso sia stato fatto. Ma la realtà è diversa. Il percorso è appena iniziato. La vera sfida è mantenere alta la guardia, presidiare il fortino e non accontentarsi mai. I successi che abbiamo ottenuto non sono per sempre; questo è il punto più difficile che cerco di far comprendere.

Il successo non è una destinazione fissa, ma un continuo avanzare. È faticoso, lo so bene. Ma nessuno ci ha mai detto che sarebbe stato facile, né tanto meno economico. Se ve lo hanno detto, avete avuto la sfortuna di incontrare l’insegnante sbagliato.

Volevo che questo articolo fosse breve ma efficace. Il messaggio chiaro è questo:

Se non hai il coraggio di affrontare il bosco per intero, non entrare nemmeno. Perché perderesti solo tempo e ti smarrirai nel frattempo.

E ora, dopo aver riconosciuto le mie sfide, sono pronta a riprendere, più tenace e perseverante di prima. Perché l’importante non è quanto hai ottenuto oggi, ma quanto sei disposto a lottare per il domani.


Segnalo l’uscita del podcast di Vita.it “Bada a Come Parli”, sulle parole del sociale (riservato agli abbonati).  Questa settimana, on air la mia intervista su Fundraising, Raccolta Fondi, Crowdfunding.

Condividi su:

Lascia un commento