Arrivano le linee guida per un giusto fundraising in caso di emergenze umanitarie e calamità naturali. Volute, promosse e realizzate dall’Agenzia per il Terzo Settore (past Agenzia per le Onlus), sono state presentate a Roma lo scorso 16 novembre.
Come si legge da NON PROFIT ON LINE – IL PORTALE DEL TERZO SETTORE,
il motivo che ha spinto l’Agenzia ad elaborare il documento sta nell’imprevedibilità delle emergenze umanitarie e nell’urgenza con cui è necessario rispondere, fattori che ricadono inevitabilmente sulle modalità di attivazione delle raccolte fondi e di azione dell’organizzazione non profit, che proprio nelle emergenze si gioca la sua affidabilità e credibilità e vede mettere a dura prova l’efficacia delle sue attività.
Con queste linee guida, si completano le più generali Linee guida per la raccolta dei fondi, secondo i principi di trasparenza, accessibilità e rendicontabilità posti a fondamento generale e trasversale di ogni attività di raccolta fondi. Si legge ancora:
(…) particolare attenzione è volta al rispetto dei principi umanitari fondamentali, al rigore etico che le organizzazioni non profit devono mantenere, alla capacità di porre in essere interventi adeguati e responsabili.
L’articolo si conclude con un pensiero davvero interessante del professor Stefano Zamagni, presidente dell’Agenzia:
Il non profit italiano vive un momento particolare, carico di aspettative e opportunità ma anche di rischi. La deregulation che ha provocato i disastri della crisi finanziaria, se applicata al Terzo settore avrà effetti di perdita di fiducia dei cittadini. (…) Se il mondo for profit, di fronte a una crisi, cambia il management e riparte, per le organizzazioni non profit perdere la reputazione equivale a lunghissimi tempi di recupero nei confronti dei cittadini.
Un monito che fa riflettere in merito all’importanza di un’accountability sempre più necessaria, di una governance sempre più trasparente, di una policy sempre più etica.
Brevemente: sugli onori e sugli oneri di un Terzo Settore protagonista, suo malgrado (o forse no!?), di un cambiamento del welfare dal sapore definitivo.
Scarica tutte le linee guida qui.