Ci eravamo lasciati a marzo con l’ipotesi molto concreta che il Runts sarebbe partito intorno al 21 aprile, purtroppo sappiamo tutti com’è andata. Non solo è saltata l’ipotesi del 21 aprile, ma anche la successiva supposizione che dava il Runts in partenza per la fine di giugno e gli inizi del mese di luglio. Ad aggiornarci sul tema, Sergio Conte, docente della Fundraising Academy e titolare del modulo La fiscalità nella raccolta fondi all’interno del percorso formativo intensivo Startup Fundraising, al via il prossimo ottobre.


Il dott. Alessandro Lombardi, Direttore Generale del Ministero per il Terzo Settore e la Responsabilità Sociale delle Imprese, durante la presentazione del “Terzjus Report 2021” sullo stato e le prospettive della Riforma del Terzo Settore, ha indicato una nuova probabile data di attuazione del Registro Unico: settembre 2021! Sarà così? Ce lo auguriamo tutti. Sempre il dott. Lombardi ha comunque ribadito che la data di partenza del Runts sarà resa nota “con congruo anticipo”

L’avvio del Runts non è l’unica cosa che è stata rimandata: infatti l’art. 66 del Decreto Semplificazioni (DL 77/2021), nell’effettuare l’ennesima modifica all’art. 101 comma 2 del Codice del Terzo Settore (oramai non si contano più!), proroga al 31 maggio 2022 la data entro cui le Onlus, le Aps e le Odv (costituite prima del 03 agosto 2017) hanno la possibilità di adeguare i propri Statuti con la cosiddetta “modalità semplificata”.

Si tratta dell’opportunità di poter modificare i propri statuti con i quorum previsti per le Assemblee ordinarie, ma solo nel caso in cui l’adeguamento consista nel semplice recepimento delle norme inderogabili introdotte dal Codice del Terzo Settore.

Anche su questo tema il dott. Lombardi ha rassicurato gli operatori del settore, sostenendo che questa nuova proroga non comporterà uno slittamento di un anno anche per quanto riguarda l’avvio del Runts, ma consentirà alle Organizzazioni di Volontariato ed alle Associazioni di Promozione Sociale di conformare i propri statuti rispetto alle indicazioni che potrebbero essere sollevate dagli uffici del Runts in fase di trasmigrazione, sempre nel rispetto dei termini procedurali previsti dal Codice del Terzo settore. Approfitto di quest’ultimo aspetto per ricordare la road map tracciata dal Decreto Ministeriale 106/2020 (decreto attuativo sul Runts):

  • con apposito provvedimento dirigenziale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sarà fissato lo start date, a partire dal quale avrà inizio la fase 1, ovvero il processo di trasmigrazione delle oltre 63mila Odv e Aps dagli attuali registri nazionale, regionali e provinciali;
  • entro i successivi 90 giorni i competenti Uffici territoriali comunicheranno telematicamente al Runts i dati in loro possesso relativi alle Odv e Aps regolarmente iscritte e per le quali non sono in corso procedimenti di cancellazione;
  • nei susseguenti 180 giorni ciascun Ufficio regionale o provinciale del Runts provvederà alla verifica dei dati trasmessi ed alla sussistenza dei requisiti per l’iscrizione, compreso il controllo sullo Statuto Sociale.

Durante la presentazione del Terzjus Report 2021 il dott. Lombardi ha anche fatto il punto della situazione sullo stato dell’arte degli altri provvedimenti attuativi della Riforma, in particolare:

  • il Ministero sta predisponendo, anche a seguito di alcuni pareri richiesti dal Consiglio di Stato, il decreto attuativo sul “Social Bonus”;
  • il Ministero, inoltre, sta lavorando sulle Linee guida sulle attività di fundraising per fissare i principi di verità, trasparenza e correttezza nei rapporti con i sostenitori e il pubblico.

Purtroppo non si hanno ancora novità sostanziali per quanto riguarda la “disgraziatamente” famosa richiesta di autorizzazione alla Commissione Europea, conditio sine qua non per rendere efficaci le norme di carattere fiscale contenute nel Codice del Terzo Settore.

Si ricorda infatti che tutto l’impianto fiscale disciplinato dalla Riforma sarà efficace a partire dal 01 gennaio successivo alla avvenuta autorizzazione della Commissione Europea.

Ad ogni modo, rinnovo sempre il mio invito a non vivere questo tempo di attesa in modo passivo, ma di mettersi subito all’opera per comprendere in maniera sempre più approfondita come la Riforma impatterà sulla propria organizzazione in termini istituzionali (adeguamento dello Statuto, eventuale modifica della forma giuridica, posizionamento strategico, etc.), di trasparenza e accountability (nuovi obblighi di bilancio, bilancio sociale, impatto sociale) e di fundraising.

Su questo aspetto, da una survey condotta da Italia Non Profit in sinergia con l’Associazione Terzjus[1], a cui hanno risposto 1.671 enti e persone che operano/collaborano con enti non profit, è emerso che:

  1. quasi 1 organizzazione su 3 non è consapevole del ruolo che assumerà il Runts, soprattutto in termini di facile accessibilità ai diversi stakeholders (cittadini, pubblica amministrazione, donatori, imprese, ecc.) dei dati essenziali riguardanti gli Ets;
  2. solo 6 organizzazioni su 10 sono consapevoli della nuova opportunità di poter svolgere “attività diverse”, accanto a quelle di interesse generale;
  3. solo 1 ente su 4 è a conoscenza che la Riforma (nello specifico il D.Lgs 111/2017) ha in parte variato la disciplina del 5 per Mille (identificazione dei soggetti beneficiari, tempi dimezzati per l’accreditamento del contributo, nuovi obblighi di rendicontazione);
  4. i nuovi risparmi fiscali a beneficio di chi dona (già attivi dal 2018 per Odv, Aps ed Onlus) sono conosciuti da meno di 6 enti su 10, e tra questi solo poco più di 1/3 utilizza la leva fiscale per incentivare le erogazioni liberali a favore della propria organizzazione.

Aggiornamenti. Nella Gazzetta Ufficiale del 26 luglio è stato pubblicato il decreto ministeriale concernente l’individuazione dei criteri e dei limiti per lo svolgimento delle cosiddette “attività diverse”, previste dall’art. 6 del Codice del Terzo Settore (su questo vi rimando ad un pro

[1] Fonte: Terzjus Report 2021 “Riforma in Movimento”, Editoriale Scientifica Napoli.

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