foto leva civica

Nei giorni scorsi è stata presentata a Palazzo Lombardia la proposta di legge sulla Leva Civica grazie all’opportunità da parte delle Regioni di dotarsi autonomamente di “un servizio civile regionale con finalità proprie e non assimilabile al servizio civile universale”, come recita il comma 4 dell’art. 7 della Legge nazionale sul Servizio Civile Universale (vai al testo).

La proposta nasce su iniziativa di Associazione Mosaico, ente lombardo impegnato dal 2000 nella gestione del servizio civile. Con loro, da qualche tempo sono impegnata a capire quali opportunità vi siano e come il fundraising può essere volano nello sviluppo di questa branca.

In questo contesto, mi è stato chiesto di portare il punto di vista del fundraiser perché uno dei requisiti su cui la proposta poggerà è il principio di cofinanziamento, ovvero di compartecipazione al rischio, invitando, di fatto, la singola organizzazione proponente a ragionare puntualmente e con accuratezza sui propri bisogni specifici e a dotarsi delle competenze più opportune per sollecitare l’adesione dei territori nella realizzazione dei progetti individuati.Sappiamo bene che la corresponsabilizzazione porta benefici tangibili per tutte le parti in gioco perché l’approccio opportunistico, qualora vi fosse, è escluso in partenza.

È facile dunque immaginare come questo requisito sia arricchente e virtuoso per tutti gli attori in gioco, dove a vincere sono tutti – comunità, tessuto produttivo, famiglia – nessuno escluso.

Se vincono, vincono tutti. Se perdono, perdono tutti. Vie di mezzo non sono previste.

La bozza di legge vuole riformare uno strumento che, dal 2014 ad oggi, ha offerto a migliaia di ragazze e ragazzi in Lombardia la possibilità di impegnarsi volontariamente a favore del territorio, investendo anche sul proprio futuro professionale.

Ti invito a scaricare e leggere l’intervento di Claudio Di Blasi, presidente dell’Associazione Mosaico, dal titolo UNA NUOVA LEVA CIVICA PER RISPONDERE AI BISOGNI DELLA COMUNITA con i numeri del fenomeno. Ti segnalo un passaggio, in particolare:

Una comunità può essere seduta su una miniera d’oro, ma se non farà crescere sempre nuove generazioni di ingegneri e di minatori, ebbene di quell’oro se ne farà ben poco. Le nuove generazioni sono l’enzima del nostro tessuto sociale, e guarda caso la normativa in materia di leva civica li individua come la ragion d’essere della legge stessa.

Sarà interessante seguire gli sviluppi oltre a intravedere, per questo progetto, un futuro di replicabilità.

Qui di seguito, sfoglia il mio intervento.

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