iStock_000008930724XSmallMai come oggi si cerca trasparenza. Mai come oggi è largamente sentito il bisogno di onestà, di fiducia. Di fidarsi per affidarsi. Le recentissime elezioni ci hanno restituito un senso di precarietà. Di approssimazione e impotenza. La risultanza a livello macro di un micro debole e insicuro. Ma a debolezza e insicurezza è facile che facciano seguito sfiducia e sospetto. La storia insegna. E il Terzo Settore – come ben sappiamo per via di cronache più e meno recenti e più o meno affidabili – non ne esce indenne, in particolar modo se parliamo di raccolta fondi e gestione delle donazioni.

Ci sono alcuni aspetti che una ONP non può permettersi di perdere di vista. Comportamenti semplici ma mai e poi mai scontati e né tantomeno banali. Vale la pena ricordarli perché, per via della loro semplicità, si corre spesso il rischio reale di dimenticarli incappando in misunderstanding diversamente ovviabili.

COERENZA. Pensa prima di dire perché se si dice, si fa. E’ questo il modo migliore di costruire la propria credibilità e, quindi, di essere affidabile. Un detto dice che “Ogni promessa è debito”. E’ bene tenerne conto.

CIRCOSCRIZIONE DEL RISCHIO. “Prevenire è meglio che curare”. Sembra la sagra dei luoghi comuni ma i detti popolari insegnano. Quindi: è preferibile limitare il rischio piuttosto che correre rischi inutili. Questo è vero sia che si parli di progetti, sia che si parli di campagne o di investimenti. La propensione al rischio va più che bene, come si è detto più volte su queste pagine, ma meglio se accompagnata dalla giusta prudenza piuttosto che da un’ingenua – e controproducente – temerarietà.

RENDICONTA CON SLANCIO. La trasparenza non è obbligatoria (purtroppo, aggiungo) ma è più che benvenuta. Comunicare in modo trasparente ripaga. Parlo per esperienza.

COMUNICA I RISULTATI. Parlare dei successi, quando misurabili e verificabili naturalmente, rende la tua ONP credibile. Nessuno conoscerà la tua buona causa se pecchi di un eccesso di umiltà. La pubblicità (nel sua accezione di rendere pubblico) è l’anima del commercio. E questo vale anche nel fundraising.

CONTAMINAZIONE POSITIVA. Il passaparola è fondamentale. La tua ONP sarà tanto più appetibile quanto più sarà positiva l’idea che di essa si ha. Tieni costantemente monitorata la percezione intorno all’attività. Lascia che il tuo ricordo alimenti e accresca il tuo livello reputazionale.

L’IMMAGINE CONTA. Viviamo in un mondo di immagini e apparenze. E’ bene tenerne conto. Quindi, non sottovalutare il potere seduttivo di una lettera ben scritta o di un pieghevole ben articolato. La povertà di missione non deve necessariamente far rima con povertà di contenuti e bruttezza di visual.

Costruire la propria credibilità richiede tempo e può facilmente venire messa in discussione. Credibilità e reputazione vanno di pari passo. Più sei credibile e più la tua reputazione è salda. Più confermi la credibilità attraverso status coerenti e più il tuo patrimio reputazionale cresce e si consolida. In termini di raccolta fondi, credibilità significa affidabilità, legittimità, fiducia e ritorni crescenti. Oltre, naturalmente, a una sostenibilità che verosimilmente si consoliderà con effetti di (e nel) lungo periodo.

Coltiva la fiducia. Cullala. Accudiscila. Altre strade non sono possibili.

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