L’approccio con le aziende, siano esse di piccole o di grandi dimensioni, non è mai facile a priori.

Bisogna sempre partire dal concetto che le aziende non sono certamente lì ad aspettare che un’associazione presenti la propria richiesta per concedere il proprio supporto ad occhi chiusi.

A darci qualche utile consiglio sull’affrontare il mondo delle imprese nella sollecitazione al dono e alla costruzione di partnership, Stefano Cerrato, che dopo oltre 40 anni di banca ci racconterà il punto di vista del profit accanto ad Anna Fabbricotti e Sergio Conte nel corso dedicato al rapporto con le aziende promosso dalla Fundraising Academy che partirà il prossimo 4 marzo. Iscrizioni aperte.


È dal presupposto esposto nell’introduzione, ovvio per i più, che si devono innescare alcuni passaggi fondamentali finalizzati a far sì che una proposta di sostegno/collaborazione/partnership abbia esito positivo.

Prima di tutto, ci si deve rendere conto che, parlo soprattutto per le associazioni che si occupano della cura di patologie rare, non si deve impostare la propria strategia sostenendo che la causa è talmente importante che l’azienda non può esimersi dal prestare il proprio sostegno. Il pietismo non funziona quasi mai. Ho sentito con le mie orecchie risposte da parte di imprese che, a fronte di affermazioni del genere, ribadiscono che di patologie importanti come quella presentata ce ne sono altre mille.

È proprio per evitare questo tipo di risposte da parte delle aziende che ci si deve preparare affinché la richiesta colpisca nel segno, perseguendo questi obiettivi principali:

  • Trasparenza: oggi le aziende utilizzano prevalentemente il metodo della verifica sul web delle “credenziali” dell’associazione. È quindi estremamente importante che il sito dell’organizzazione consenta in modo semplice e chiaro l’accesso ai propri dati identificativi. Devono essere ben descritte le finalità dell’associazione, il proprio modello di governance (statuto, organismi interni, nominativi degli esponenti e, se possibile, il loro curriculum). Anche la facilità di accesso ai bilanci ed ai bilanci sociali è di valido ausilio per farsi meglio conoscere. Grande attenzione viene prestata alla verifica degli esponenti delle associazioni ed all’assenza di informazioni negative a loro carico, ancor più forte dopo le vicende che hanno riguardato lo scandalo “Mafia capitale”. Bisogna sempre tener presente che le aziende pongono estrema attenzione ai rischi di reputazione nei quali potrebbero incorrere se rimanessero coinvolte, anche indirettamente, con associazioni che coinvolte in guai giudiziari.
  • Presentazione dell’associazione, dei suoi obiettivi e delle modalità che sarebbero utilizzate per “spendere” i contributi ricevuti: una buona presentazione, sintetica possibilmente, ma sempre esaustiva, costituisce sicuramente un efficace strumento per farsi conoscere e per far comprendere le finalità dell’associazione.
  • Proposta di partnership ed opportunità di visibilità per l’azienda: non ci si deve mai presentare con una proposta “chiusa”, ma si deve puntare piuttosto alla co-progettazione della partnership. Ogni azienda ha le sue peculiarità e ci si deve conformare il più possibile alle sue esigenze. Il fenomeno della CSR presso le imprese è in crescita esponenziale, con motivazioni diverse; alcune aziende la adottano per motivi prevalentemente estetici, altre perché sinceramente animate dal desiderio di contribuire al raggiungimento degli obiettivi inclusi nell’agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile. Trovare dei punti di convergenza su questo tema, aiuterà sicuramente a farsi apprezzare e possibilmente a farsi sostenere.

Non ho trattato in questi miei appunti il tema dell’individuazione delle aziende e delle migliori modalità per approcciarle, tema che la collega e amica Anna Fabbricotti affronterà durante il nostro corso molto meglio di me.

Vi aspettiamo al nostro corso, che in questa edizione sarà ulteriormente affinato sia con attività di laboratorio che con la partecipazione di testimonianze autorevoli da parte di esponenti aziendali e di fundraiser.


PARLARE CON LE AZIENDE
Un laboratorio intensivo per conoscere, coinvolgere e collaborare
con il mondo delle imprese.

con Anna Fabbricotti, Stefano Cerrato, Sergio Conte

CORSO DEDICATO. ISCRIZIONI APERTE
4, 11, 18, 25 marzo (12 ore – Online)

 

Condividi su: