Elsa Fornero, Ministro del Welfare al Governo Monti, è stata chiara: è sua intenzione chiudere l’Agenzia per il Terzo Settore. A 10 anni dal suo insediamento.

E’ sabato 28 gennaio. Ne danno notizia i maggiori quotidiani on line. Ne parla Riccardo Bonacina nel suo editoriale su Vita.it con i toni di cui sappiamo essere capace e che non lasciano spazio a interpretazioni vaghe.

Si dibatte in rete. Non molto a dire il vero. Forse per via del week-end o forse perché l’argomento interessa a pochi. Ho letto umori netti e contrastanti in merito: rabbia o approvazione soddisfatta. Quel che provo io, invece, è delusione. Non entro nel merito di quel che l’Agenzia ha fatto e di come lo ha fatto, non ho gli strumenti necessari che mi permettono di giudicare in modo obiettivo. Penso, però, che l’intero Terzo Settore ne esca sconfitto: abbiamo perso un’opportunità importante.

In un momento di crisi e recessione si taglia ciò che non è produttivo. Se l’ente fosse stato considerato virtuoso, o ci fosse stato un confronto serio e deciso, sono certa si sarebbero potute trovare soluzioni alternative. Ridurre – come dice Elsa Fornero – non ha senso. Ha senso ottimizzare… Se si parla di costi e non di investimenti, significa che l’Agenzia non è considerata risorsa interessante e né tantomeno strategica.

Questo Governo ha appena cominciato a tagliare e lo sta facendo dall’anello debole della catena: il nostro appunto… Non è cosa nuova. Come spesso succede in questo Paese, non si previene. E in questo caso potrebbe non esserci cura, a meno di un dietrofront del Ministro.

L’agenzia ci lascia una bella eredità (le sue linee guida) e per questo lavoro va ringraziata. Prendiamo atto, andiamo avanti, parliamone e agiamo. Con determinazione e facendo fronte comune questa volta.

Consiglio di leggere il mio post precedente: inconsapevole premessa di pochi giorni fa.

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Ne parlano: Corriere, Repubblica, Il Sole 24 Ore, Famiglia Cristiana, Vita.

Aggiornamento del 3 marzo: Carlo Mazzini ieri ha pubblicato un post molto interessante a tal proposito sul suo blog. Vi invito a leggerlo qui.

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